Sagre: a Spina di Campello il protagonista è lo ‘Scorzone’

Dal 29 luglio al 5 agosto torna a Spina di Campello l’atteso appuntamento con la Sagra del tartufo e dei prodotti tipici, giunta alla 34esima edizione.

Il vero protagonista della sagra, organizzata dalla Pro loco e che ha il patrocinio della Regione Umbria e della Provincia di Perugia, è lo scorzone: dall’antipasto al dolce ogni piatto sarà a base del tartufo estivo. Novità di questa edizione è la realizzazione del tiramisù al tartufo, sul cui successo sono pronti a scommettere i suoi creatori.

Lo scorzone proposto proviene esclusivamente dai boschi di Campello. Una caratteristica della manifestazione è proprio quella di proporre tutti alimenti a km0: l’olio, la carne, il vino.

Altra novità dell’edizione 2017 della sagra è la realizzazione mercoledì 2 agosto di un menù speciale pensato per i celiaci e realizzato da Graziella Ponti, titolare del laboratorio gluten free ‘Come mamma sa fà’ e socia certificata Aic.

Buon cibo ma anche musica per rendere più piacevole le serate. Tra gli appuntamenti il tour estivo di ‘Gold Talent’ il 31 luglio e ‘Il Cantagiro 2017’ il 5 agosto.

Gli appuntamenti a Spina di Campello non si fermano però qui. Durante la giornata di domenica 30 luglio per i centauri c’è il quinto ‘Motogiro della montagna’ per auto e moto d’epoca, organizzato in collaborazione con Scamea Spoleto. Il 5 agosto, alle 16, invece il convegno ‘Il recupero e la riabilitazione dei paesi spopolati’: a cura di Agostino Lucidi, antropologo e dirigente del Cedrav di Cerreto di Spoleto, l’incontro riguarderà la ricostruzione post terremoto quale valorizzazione del territorio e la sfida di ripopolamento dei paesi umbri in fase di abbandono. Giovedì 10 agosto, in collaborazione con ‘Libera Caccia’, vi è l’esposizione canina ‘Bello Buono’.

I proventi della sagra sono stati utilizzati nel corso degli anni per la ricostruzione della chiesa di San Lorenzo di Spina e per realizzare il restauro e la riapertura dell’antica Via della Spina, che in antichità era utilizzata dai contadini per la transumanza e serviva come strada di passaggio per i pellegrinaggi religiosi.

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