A fine 2014 Vincenzo Settimo fonda la Edil impianti Trieste Srl. Il risultato oggi è un’azienda in costante crescita che chiuderà l’anno con un fatturato di 3,5 milioni di euro con l’obiettivo di traguardare i 5 milioni nel 2018; un team composto da venti dipendenti a cui si aggiunge un indotto occupazionale di circa un’altra quarantina di persone tra ponteggiatori e ditte che collaborano con l’impresa.
A quasi quarant’anni di età nella sua azienda Vincenzo Settimo ha fatto confluire vent’anni di esperienza cantieristica, implementando nella nuova società un sistema snello che la rende capace di interfacciarsi con ogni tipo di cliente e di intervento. Edil impianti Trieste Srl è in grado di rispondere alle esigenze di utenti privati per interventi manutentivi di piccola entità, ma anche di stringere contratti in joint venture con aziende immobiliari, o di partecipare a gare pubbliche di appalto lavorando per conto di Aziende ospedaliere, del Ministero delle Telecomunicazioni, dell’Azienda territoriale di Trieste (Ater), dell’Osservatorio astronomico della Provincia di Trieste.
La polivalenza dei servizi si traduce nel riuscire a seguire contemporaneamente almeno venti cantieri, per lavori da 5mila fino a 800mila euro. «Riusciamo a rispondere a tutte le esigenze del mercato, dai tantissimi privati che ci contattano semplicemente per tinteggiare la propria abitazione, alle grandi commesse come quella per la realizzazione di parcheggi in centro città da trenta posti auto, al condominio da quindici unità abitative, ma anche l’esecuzione di opere strutturali della centrale termica di un ospedale» racconta Vincenzo Settimo, 39enne originario di Bari trasferitosi nella città giuliana con la famiglia a 12 anni.
«Parte delle risorse dell’azienda vengono investite per la ristrutturazione di nuovi edifici in partnership con grandi imprese immobiliari o per privati che ne possiedono uno, non ci limitiamo solo a eseguire i lavori» specifica l’imprenditore. La Edilimpianti Trieste Srl infatti si occupa della ristrutturazione dell’intero palazzo, dalle parti strutturali fino agli accessori, impianti, coperture e facciate, riuscendo così a minimizzare i costi. «Trieste con i suoi circa 100mila alloggi è una città che per due terzi è da ristrutturare anche perché il Piano regolatore on lascia spazio alle nuove costruzioni» spiega Settimo.
L’azienda ha innovato anche modello operativo, avvalendosi ad esempio della soluzione “chiavi in mano” prevista dal contract Global Service che prevede contratti da uno a tre anni con prezzo fissato e il mandato di completa presa in carico dello stabile o della catena di uffici o negozi, fino al loro ricollocamento completamente ristrutturati.
Premesse che preannunciano ampie possibilità di sviluppo e di espansione per un’azienda che ha saputo reinventarsi e rilanciare, e che a settembre inaugurerà la nuova sede: 200 metri quadrati nello storico Palazzo Diana nel centro di Trieste, che consentiranno di riunire tutte le diverse specialità e competenze interne all’azienda, garantendo così efficienza operativa ancora maggiore.
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