Industria Umbria: le multinazionali si interrogano sull’eccellenza

‘L’eccellenza passa da qui’: su questo tema circa cento imprenditori e manager si sono riuniti a Montecchio ospiti dell’azienda Falesco della famiglia Cotarella per confrontarsi sui vari significati che il concetto di eccellenza assume per aziende più strutturate e per il territorio dove operano. All’incontro organizzato da Confindustria, hanno partecipato le 34 multinazionali manifatturiere presenti in Umbria (provenienti da 14 Paesi) e 56 grandi imprese a controllo locali, con un fatturato complessivo di oltre 10 miliardi di euro e 30mila dipendenti.

Ad aprire l’appuntamento sono stati i rappresentanti dell’associazione di categoria: Ernesto Cesaretti (presidente Umbria), Francesco Lanzi (presidente sezione territoriale di Orvieto), Massimiliano Burelli (ad delle acciaierie di Terni e responsabile del comitato Multinazionali e grandi imprese di Confindustria Umbria).

“Confindustria Umbria ha sentito la necessità di riunire le aziende più grandi – ha dichiarato Burelli – perché pensiamo sia utile creare connessioni manageriali, tecnologiche ed economiche tra di noi”. A tal fine Confindustria ha “impostato un lavoro per far trarre alle imprese convenienze percepibili, derivanti dalla condivisione di conoscenze, esperienze e progetti. Mettendo al centro le esigenze reali delle aziende che, rilevate in più occasioni, hanno guidato la pianificazione delle attività. Da qui la costituzione di quattro comunità manageriali sui temi lean production, logistica, sicurezza, ambiente e salute e internal control system, partecipate da 83 manager di 30 diverse imprese”. Di ispirazione per questa idea, come spiega Burelli, è stato anche il “lavoro che stiamo conducendo in AST, fondato su un nuovo stile di leadership, su una diversa idea di gerarchia e sulla gestione intelligente del cambiamento”.

Nicola Allocca (responsabile dell’Internal Control System di Ast) ha illustrato i contenuti e la funzione dell’ICS, evidenziando i vantaggi derivanti alle imprese dalla sua implementazione. I referenti delle quattro comunità manageriali – Massimo Picchiami, Paolo Zanella, Davide Campora e Alessandro Bussotti – hanno quindi fatto il resoconto delle attività svolte dai loro gruppi.

I cento partecipanti all’appuntamento hanno poi fatto un viaggio alla scoperta dell’innovazione scientifica di frontiera (robotica, materiali, genomica, big data) con il direttore del trasferimento tecnologico dell’Iit di Genova, Salvatore Majorana. Antonio Alunni (delegato per l’innovazione di Confindustria Umbria) ha invece fatto il punto sul percorso delle imprese verso l’industria 4.0 con il supporto del Digital innovation hub.

Attenzione anche alla leadership industriale: secondo Mogol anche questa, proprio come è successi per la sua vita personale e artistica, dovrebbe essere caratterizzata dall’importanza dell’affetto e dal rigore.

In conclusione della serata Riccardo Cotarella ha tenuto una lectio magistralis e ha poi guidato la degustazione di tre vini.

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