Alternanza scuola-lavoro, così nascono i futuri amministratori di condominio

Anaci Roma

Anaci Roma

Chi è l’amministratore di condominio? Quali sono i rischi e quali le responsabilità? “Nell’immaginario comune, l’amministratore di condominio è una figura spesso sottovalutata. E’ una bella professione, impegnativa. Una professione in crescita, anche rischiosa” ma bisogna scoprirla, conoscerla, amarla. E’ la risposta di Christian, di Manuel e dei loro compagni di classe del terzo anno dell’IIS Pertini-Falcone con sede in Via Lentini a Roma che, grazie alla convenzione tra l’Istituto scolastico e l’ANACI Roma, hanno appena terminato la prima fase del  percorso di alternanza scuola-lavoro che li vedrà impegnati per i prossimi due anni, per un totale di 90 ore di formazione finalizzata all’abilitazione all’esercizio della professione di amministratore di condominio.

L’obiettivo è, quindi, da un lato formare gli amministratori di condominio del domani, dall’altro “offrire una opportunità concreta di accesso al mondo del lavoro che – commenta la professoressa Giovanna Vani, tutor del progetto – non sempre si riscontra nei progetti di alternanza scuola lavoro”.  Tesi avvalorata ancor di più dal fatto che “viviamo in un paese – come sottolinea uno dei docenti presenti, l’avvocato civilista Nando Della Corte, anche in veste di direttore del Corso – in cui spesso ci si preoccupa solo del costo dell’amministratore e non della sua effettiva professionalità, a fronte, peraltro, di una richiesta sempre maggiore di amministratori di condominio professionisti che sono meno di quanti non ne necessitino”.

Dal 2012 la legge prevede una formazione iniziale, l’esame per l’abilitazione e una formazione per l’aggiornamento annuale per svolgere tale professione, secondo quanto condiviso dalle quattro associazioni di categoria più rappresentative. “Come ANACI – aggiunge la presidente della territoriale ANACI, Rossana De Angelis  – abbiamo pensato anche di alzare la soglia di ore minime previste per l’aggiornamento annuo poiché occorre un maggiore approfondimento anche sulla deontologia della nostra professione. Abbiamo fondamentalmente due ostacoli da superare: il primo riguarda i cittadini, i condòmini, e le ditte che ricevono mandati da un amministratore di condominio, che devono saper riconoscere un amministratore professionista in grado di fornire le adeguate garanzie; il secondo riguarda gli amministratori stessi che devono entrare nell’ottica di una formazione continua e costante e optare per svolgere questo lavoro, rischioso e pieno di responsabilità, come i ragazzi hanno rilevato, ma anche ricco di soddisfazioni, in via esclusiva e non come secondo lavoro”.

Coinvolti nel team del progetto, tra gli altri, anche l’avvocato Mario Felli e Roberta Nardone, magistrato presso la VI sez. civ. del Tribunale di Roma, Responsabile scientifico del Corso, concordi nel ritenere, visti i commenti anche degli studenti, positivo il primo step dell’iniziativa.

 

 

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