Terni, qualità dell’aria: insediato tavolo istituzionale

La via per tutelare la salute dei cittadini di Terni e della Conca ternana passa attraverso uno studio aggiornato e approfondito sulla situazione ambientale ed epidemiologica di tale zona, che sia realizzato da un soggetto ‘terzo’, di valenza scientifica a livello nazionale e internazionale, e che proceda per step così da poter approfondire le varie questioni e sul quale poi costruire un programma di intervento. Questo quanto stabilito dal Tavolo istituzionale della qualità dell’aria a Terni, che fa parte dell’iter di aggiornamento del Piano regionale.

Presenti al Tavolo Fabio Paparelli (vicepresidente della Giunta regionale e assessore allo Sviluppo economico); Fernanda Cecchini (assessore all’Ambiente); Luca Barberini (assessore alla Salute); Giuseppe Chianella (assessore alle Infrastrutture e trasporti); Leopoldo Di Girolamo (sindaco di Terni); Imolo Fiaschini (direttore generale della Usl Umbria 2); Becchetti, Caporizzi, Orlandi e Zurli (direttori regionali) e rappresentanti dell’Arpa-Agenzia regionale per la protezione ambientale e degli uffici regionali competenti.

Scopo della riunione l’avvio di un lavoro che porti a una strategia condivisa per la definizione di obiettivi di concreto e significativo miglioramento della qualità dell’aria, secondo quanto previsto fa una delibera della Giunta regionale con cui si chiedeva all’Usl Umbria 2 un primo approfondimento specifico delle elaborazioni già avviate relative agli impianti di coincenerimento presenti sul territorio.

Come ha affermato l’assessore Cecchini, “vogliamo mettere in sinergia tutti gli strumenti e le risorse disponibili per abbattere ancora di più il livello di inquinanti nell’aria intervenendo sulle criticità che sono dovute in primo luogo, non va dimenticato, al traffico e al riscaldamento. A partire dai dati ‘certificati’ di uno studio puntuale e rigoroso, trasparente, sulle emissioni inquinanti nell’area di Terni, aggiornando quelli del costante monitoraggio che viene compiuto dall’Arpa, e sulle correlazioni tra queste emissioni e le principali patologie avremo un quadro di riferimento ancora più preciso per quanto riguarda i procedimenti di autorizzazione ambientale e di controllo e le eventuali prescrizioni, mentre già sono in definizione criteri e livelli di emissione più restrittivi rispetto a quelli attuali”.

Assessore Cecchini che ha ribadito anche “il no assoluto della Giunta regionale a insediare un impianto di incenerimento dei rifiuti a Terni così come nel resto dell’Umbria” e che “in attesa dei risultati di questo studio, valuteremo se autorizzare nuovi insediamenti produttivi o, comunque, se autorizzarli solo a garanzia che sia a saldo ‘zero’ il livello di inquinanti”.

Il vicepresidente Paparelli ha invece sottolineato l’importanza degli strumenti su cui far leva “per ottenere risultati concreti e misurabili, da far conoscere e comunicare ai cittadini”. Tra questi figura anche “il programma dell’Agenda urbana di Terni che prevede un sistema intermodale di mobilità sostenibile per la riduzione degli inquinanti e interventi di efficientamento per il risparmio energetico e il progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi complessa Terni-Narni nel quale ci sono disponibili 5 milioni di euro che possono essere in parte impiegati per l’abbattimento delle emissioni delle attività produttive”.

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