Traumi acustici, attenzione ai comportamenti impropri

Sistema di correzione uditiva

Udito Farm Roma

Un solo fuoco d’artificio che esplode all’altezza della nostra testa o un solo colpo di arma da fuoco sono sufficienti a spazzare via un’intera porzione di cellule ciliate, ovvero quelle che trasformano gli impulsi meccanici delle onde sonore in impulsi nervosi e ci consentono di percepire i suoni.

Al di là infatti della presbiacusia, che è la perdita dell’udito legata all’età, il trauma acustico può derivare dalla comparsa improvvisa di un rumore molto forte che supera la soglia critica dei 150 Decibel  anche per uno o due millisecondi. “I pazienti – spiega Maurizio Serra, titolare del centro Udito Farm di Roma –  lamentano subito dopo una perdita dell’udito e altri sintomi fastidiosi e dolorosi, come il brusio nelle orecchie. Ciò accade per la morte delle cellule ciliate che è una delle principali cause di perdita dell’udito”. In genere i sintomi riguardano un solo orecchio e, attraverso un adeguato trattamento, migliorano nell’arco di pochi giorni. In casi eccezionali i pazienti possono però aver subito una perdita dell’udito permanente. “In presenza di sintomi fastidiosi all’orecchio dopo aver subito il trauma acustico, è fondamentale consultare un medico oppure rivolgersi in un centro specializzato di audiologia dove poter effettuare otoscopia e video-otoscopia per controllare orecchio medio, timpano e condotto uditivo di entrambe le orecchie e poi procedere ad un esame completo dell’udito, incluso l’esame vocale. Quando ci accorgiamo dell’esistenza di un problema del genere, noi esperti in audiologia rinviamo spesso al medico anche per una cura farmacologica del problema”.

Tra i fattori di rischio che possono causare la morte delle cellule ciliate, oltre all’eccessiva esposizione ai rumori, c’è la prolungata esposizione ai rumori. Pensiamo ad esempio alla sollecitazione continua a cui è sottoposto il vigile urbano in strada, oppure a chi lavora in una discoteca, o ancora agli operai che sul cantiere lavorano costantemente in presenza del martello pneumatico. “In questi casi occorrono visite periodiche di controllo, soprattutto ad ogni campanello di allarme che il nostro udito ci manifesta. Ciò che consiglio sempre ai miei pazienti– conclude Serra –  è comunque la prevenzione, anche con l’ausilio di protezioni acustiche professionali come cuffie o inserti auricolari, per proteggere le orecchie. Nel caso dei bambini, ad esempio, è sempre prudente evitare che si trovino in prossimità di fuochi d’artificio”.

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