Le imprese dell’Umbria a scuola di Industria 4.0

Un appuntamento per cercare di mantenere all’avanguardia la parte del “Made in Italy” che viene prodotto in Umbria: eccolo il senso del convegno che Confindustria ha messo in piedi per il prossimo quattro aprile a Perugia, nella sala delle riunioni dell’associazione. A tenere gli onori di casa vi sarà il vicepresidente Antonio Alunni, che introdurrà la discussione su “Industria 4.0, il punto di vista Ibm per accompagnare le imprese nell’era digitale”. Ed il partner sarà l’Ibm che metterà a disposizione la conoscenza sulle “buone pratiche”, per cercare di padroneggiare quella che è stata definita la quarta rivoluzione industriale, quella che può dare delle grandi opportunità, se ben compresa.
In quella sede vi sarà l’occasione per presentare Watson Internet of Things (IoT), “un grande ecosistema dedicato all’internet delle cose la cui sede centrale è stata inaugurata a Monaco di Baviera e che già ospita mille tra sviluppatori, consulenti, ricercatori e progettisti al lavoro su tecnologie per l’Internet delle Cose, ovvero la connessione in rete tra oggetti diversi che può essere impiegata dalle case smart a intere città intelligenti”.
Il centro ricerca di Monaco attenderà quanto prima proprio una delegazione degli industriali dell’Umbria per cercare di apprendere l’evoluzione.
Temi centrali saranno in particolare le applicazioni industriali, la gestione degli asset intelligenti e le soluzioni per l’efficienza energetica.
I lavori inizieranno alle 09.00 e termineranno alle 13.00. Oltre ad Antonio Alunni parteciperanno, in qualità di relatori, Leonardo Ferri, Direttore Software Italia Ibm, Massimo Zocche, Industry Solution Manager Ibm, Silvio Paroli, Industrial Business Development Ibm, Luca Gabella, Business Development IoT Ibm e Piercarlo Portesan, Solution Offering Ibm.

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