Accademia cranio sacrale di Trieste: l’unico centro dove diventare professionisti della Tecnica Upledger

Diego Maggio e Thea Keber
Accademia Cranio Sacrale
La Tecnica Cranio-Sacrale nasce come evoluzione dell’osteopatia cranica e si sviluppa negli Stati Uniti a metà del 900. Oggi questa tecnica si può imparare a Trieste, con corsi rivolti sia a terapisti sanitari, sia a operatori del benessere. Si tratta di una metodica che, pur basandosi su studi osteopatici, assume una sua identità originale, grazie agli studi del medico John Upledger, fondatore di questa particolare tecnica. Si tratta di una tecnica manuale non invasiva che si avvale del tocco manuale, utilizzando modalità di palpazione e di mobilizzazione a livello fasciale. Si propone come una tecnica innovativa sia per quanto riguarda “l’ascolto” del corpo sia per la peculiarità del tocco manuale. Nel trattamento cranio-sacrale, con un leggerissimo tocco utile a percepire le anomalie del sistema fasciale corporeo, si utilizza l’analisi delle alterazioni tissutali che viene eseguita attraverso una meticolosa ricerca delle tensioni del sistema fasciale, per poi applicare le tecniche che aiutano a percepire i minimi movimenti biologici e a riconoscere tensioni e alterazioni fasciali determinate da eventi traumatici.

Resta inteso che il campo d’applicazione della tecnica cranio-sacrale può aprirsi sia a terapisti sia a operatori del benessere perché riveste un aspetto olistico che riguarda il miglioramento delle dinamiche di flusso fisiche ed emozionali dell’uomo, la facilitazione, il sostegno e l’implementazione delle energie e della vitalità del soggetto ricevente, attraverso risorse ed innati meccanismi di auto-regolazione e auto-equilibrazione dell’Individuo, riconosciuto nelle sue caratteristiche fisiche di sistema aperto, unità energetica in continuo interscambio con l’ambiente. Una tecnica non semplice da imparare, che necessita di opportuni studi teorici, ma anche pratici.

Oggi la tecnica cranio sacrale è diffusa in ben più di 170 stati, che possiedono ognuno un proprio centro Upledger per la formazione di figure professionali. Solo una sede è autorizzata a livello nazionale alla divulgazione della Tecnica Cranio-Sacrale e per regolamento internazionale ha l’esclusiva della diffusione del metodo. Quella Italiana si trova a Trieste, fondata da Thea Keber e Diego Maggio, quest’ultimo allievo diretto del dottor Upledger fondatore della Tecnica Cranio-Sacrale negli Usa. A Trieste si possono formare sia terapisti sanitari, ovvero personale medico che vuole specializzarsi e aggiornarsi professionalmente attraverso l’apprendimento della tecnica cranio sacrale, sia operatori del benessere. In questo ultimo caso il percorso formativo sarà più lungo e specifico e comunque non permetterà al professionista di eseguire diagnosi su pazienti con particolari problemi, ma semplicemente di proporre la tecnica di palpazione non invasiva all’interno della propria attività olistica, per riequilibrare le energie del corpo e riportarlo al benessere. I corsi sono composti da cinque livelli, più vari corsi di specializzazione, e sono validati a livello ministeriale. Seguono inoltre rigidi protocolli internazionali, tanto che i docenti arrivano da tutto il mondo, perché non tutti i professionisti sono abilitati alla formazione.

Uno di questi professionisti-docenti è Diego Maggio, uno dei pochi professionisti al mondo che possiede l’abilitazione all’insegnamento di quasi tutte le specializzazioni della tecnica cranio sacrale. Prima di tornare in Italia, infatti, ha lavorato a stretto contatto con il dottor Upledger in Gran Bretagna e negli Usa, ricevendo dallo stesso fondatore della tecnica il mandato di fondare un’accademia italiana.

Proprio lui spiga la funzionalità di questa tecnica: “Attraverso il tocco con le mani si può percepire il ritmo di movimento del fluido che scorre all’interno di una membrana, la Dura Madre, dal cranio all’osso sacro di una persona e capire molte cose di lui – spiega Maggio -. Spesso i traumi e i disagi nascono da emotività trattenuta. In questo caso agiamo facendo diventare consapevole la persona del proprio problema. Questi blocchi, infatti, incidono sulla trasmissione dei fluidi e sull’eliminazione delle tossine del corpo, creando malfunzionamenti sugli organi. Noi agiamo sulla scatola cranica: movimenti minimi, ma è provato che tra le varie ossa ci sono tessuti vivi oltre che una membrana vascolarizzata”.

L’Accademia, inoltre, collabora con varie istituzioni in ambito medico, come ad esempio per essere d’aiuto a persone in stato di coma vegetativo o a disabili gravi, senza contare anche i numerosi ambiti alternativi in cui si applica, anche nella lotta alla depressione. I risultati ottenuti in questi ambiti sono assai positivi e la tecnica è in continua evoluzione: essendo una disciplina relativamente giovane si continuano a scoprire nuove connessioni e nuovi benefici per aiutare le persone a stare meglio.

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