Dalla Cina all’Italia il successo di Huawei

La storia di Huawei nasce lontano dall’Italia, in una provincia della Cina. Siamo abituati a pensare alla concorrenza sleale delle aziende cinesi, ai mercati paralleli e di bassa qualità, e invece Huawei si è imposto in Italia come marchio, garantendo un giusto mix di qualità e prezzi contenuti.

Per James Zou, general manager della società, l’Italia è il secondo mercato per Huawei nel mondo, dopo naturalmente la Cina. “Sono oltre 600 i dipendenti in Italia”, dichiara soddisfatto il manager. In Italia infatti Huawei ha il 23,6% del mercato, in pratica un italiano su quattro utilizza un suo apparecchio. A Milano da poco è nato anche il primo centro europeo di assistenza per clienti Huawei.

La strategia della società, spiega James Zou, in un’intervista alla “Stampa”, è stata quella di differenziare il più possibile i propri prodotti, secondo diverse fasce di prezzo: “Noi abbiamo raddoppiato le vendite rispetto allo scorso anno, anche grazie al P9 e al P9 Plus: nel 2015 col P8 la nostra offerta si fermava a 499 euro, quest’anno entriamo in una fascia superiore”.

D’altronde i giudizi sui siti e i blog di appassionati e clienti sono perlopiù positivi, e complice i problemi avuti da Samsung con un suo prodotto (Galaxy Note 7), è probabile che l’ascesa di Huawei in Italia continuerà ancora. Gli investimenti in tecnologia sono all’avanguardia, e mentre alcuni stanno sperimentando diverse modalità di 4G, Huawei ha già annunciato che nel 2018, per i prossimi Mondiali di calcio, debutterà il 5G. Sarà una rivoluzione epocale assicurano da Pechino.

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