Le Ferrovie dello Stato lanciano il maxi piano

Cargo train platform at sunset with container

È un’operazione in grande stile quella che si accinge a varare il vettore numero uno del traffico ferroviario in Italia. Il nuovo piano industriale, presentato dalla presidente Gioia Ghezzi, punta a raddoppiare i ricavi della società entro dieci anni, a inglobare l’Anas, e a entrare nella Borsa di Milano entro un paio di anni.

Le Ferrovie dello Stato, che da diversi anni hanno un competitor forte sulle tratte ferroviarie più veloci e remunerative come NTV, vogliono dunque diventare un gruppo che “fornisce servizi di mobilità integrata”, come dichiara il presidente di FS.

Dei 94 miliardi di euro che verranno messi sul tavolo, 73 saranno destinati alle infrastrutture, 14 per il materiale rotabile e 7 per le tecnologie più innovative. Importante sarà dunque la ricaduta occupazionale, soprattutto tra le aziende appaltatrici. Si stima una nuova occupazione per circa 21.000 risorse.

Tra gli obiettivi della nuova dirigenza c’è anche un potenziamento della presenza su scala internazionale, che oggi è solo il 13% dei ricavi. Sarà poi fondamentale, per incrementare il fatturato, l’ingresso a Piazza Affari, che come spiega l’ad Mazzoncini in un’intervista a “La Stampa” non sarà “inferiore al 30%” del valore del gruppo.

Dal punto di vista del governo, il ministro Delrio ha espresso la sua soddisfazione, soprattutto per il rinnovo della flotta regionale e per l’ampliamento del settore merci.

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