Il ministro del Lavoro Cesare Poletti sembra avere le idee chiare sul progetto europeo Garanzia Giovani: “L’impegno del governo è lavorare sulla Commissione UE intanto perché Garanzia Giovani venga rifinanziato e poi diventi uno strumento stabile delle politiche europee perché ha dimostrato in questa prima esperienza di essere utile”.
D’altronde i numeri, presentati in occasione di un tour a Milano che sponsorizza in tutta Italia il progetto, sembrano essere interessanti. Ecco i dati che riguardano la Lombardia: 109.418 giovani si sono iscritti al programma attraverso la relativa piattaforma web, 53.291 hanno sottoscritto un contratto di lavoro, in una delle tante tipologie: a tempo indeterminato, a tempo determinato, o l’apprendistato (ora di 3 anni). Sul territorio nazionale gli iscritti totali sono stati invece 941.009 (al netto delle cancellazioni), e di questi 359.699, dunque più di un terzo, ha ricevuto almeno una misura di politica attiva.
Tuttavia Garanzia Giovani, come ha ammesso lo stesso ministro, deve puntare a migliorare la qualità del suo servizio. Difatti per gli stage finanziati dal progetto sono stati chiamati finora solo i giovani più appetibili per il mercato: i laureati, e in particolare quelli in discipline scientifiche.
Il programma Garanzia Giovani è ormai diffuso su tutto il territorio nazionale, grazie al passa parola, ma anche ai social network, e punta ad allargare ancora di più la platea dei fruitori (sempre giovani al di sotto dei 29 anni).