Attenzione ai pesticidi

L’agricoltura in Italia sarà pure un sistema pieno di realtà virtuose che producono le eccellenze migliori dell’agroalimentare, esportate in mezzo mondo. Eppure, bisogna fare i conti con tutto il sistema, come ricorda Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia.

Secondo la rivista “Science”, l’Italia è il maggior consumatore europeo di pesticidi per unità di superficie coltivata. Un primato di cui il nostro paese non può certo andare orgoglioso, visto che le politiche comunitarie vanno nella direzione opposta, ossia incentivano pratiche che escludono l’uso di pesticidi.

Il Piano di azione nazionale (Pan) in vigore dal 2014 ha raggiunto qualche risultato, ricorda Gaetano Pascale su “La Stampa”, “ma molto rimane da fare: non si è fissata alcuna riduzione, limitandosi a imporre il rispetto delle prescrizioni contenute sulle etichette degli agrofarmaci”.

Ma quali sono i rischi per la salute umana derivanti dall’uso di pesticidi alimentari? Va innanzitutto concentrata l’attenzioni sui lavoratori della terra. L’Associazione italiana medici per l’ambiente rileva che esistono correlazioni tra l’esposizione a pesticidi e malattie respiratorie, neurodegenerative e i tumori. Una dichiarazione un po’ generica, ma che è sostenuta anche dall’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, che ammette come i dati non siano semplici da misurare, bensì “frammentari” e “lacunosi”.

Così accade che, in assenza di dati certi, l’uso dei pesticidi sia diffuso su larga scala. Attenzione dunque quando fate la spesa nel supermercato o nei mercati rionali: per legge l’etichetta deve riportare se in qualche passaggio della filiera siano stati utilizzati pesticidi o altri agenti chimici.

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