Wash Italia, l’arte del denim per i fashion brand mondiali

Wash Italia denim
«Ogni paio di jeans è un capo unico, originale, racconta la storia di chi l’ha portato, il suo percorso. Per questo è molto di più di un oggetto, è qualcosa con una vita propria». L’affermazione è di Berardo Lucci, direttore generale di Wash Italia, una realtà che ha fatto della conoscenza e dell’amore per il denim la propria filosofia, da sempre a disposizione dei fashion brand mondiali del calibro di Dior, Yves Saint-Laurent, Cavalli, Diesel, Tommy Hilfiger, Prada e altri ancora.

A capo dell’azienda c’è il presidente Alfredo D’Acchioli, la figura che deve riuscire a tradurre questa creatività in numeri che le consentano di continuare a crescere: «I clienti più importanti garantiscono per il nostro successo, il fatto che tanti marchi di questo tipo continuino a lavorare con noi dopo tanti anni significa che offriamo una qualità che non si trova da altre parti».

Nata nel 1987 a Nereto, piccola cittadina in provincia di Teramo, la Wash Italia è oggi una delle più importanti in Italia, ma anche sul piano internazionale, nella lavorazione e nel trattamento del denim. Le principali marche di moda si affidano a loro per lavorare i propri jeans e per ottenere quei modelli unici venduti nei negozi di tutto il mondo. Resin, scraping, stone washing, ripping: sono solo alcuni dei trattamenti che vengono realizzati all’interno degli stabilimenti della Wash Italia per creare capi che rispondano alla visione dei grandi stilisti.

Il lavoro si svolge in stretta collaborazione con le stesse case di moda. Lo stilista arriva con un’idea, una visione, un’immagine. Da quella la squadra di “creativi”, guidata da Lucci, sviluppa un progetto, decide cosa far nascere, quale impronta dare ai jeans, che tipo di trattamento applicare per far coincidere quella che era l’idea iniziale con il prodotto finale. «Alla base ci può essere qualunque cosa: da poco, ad esempio, abbiamo disegnato una collezione traendo ispirazione dall’immagine di una latta arrugginita portata dal nostro cliente. Partendo da quel colore e collegandolo con paesaggi e montagne innevate, abbiamo sviluppato diversi modelli e ne è nata una linea» spiega Berardo. O ancora: pochi giorni fa un altro cliente ha portato come fonte di ispirazione il disegno di un mare in tempesta, da cui è partita l’idea che ha portato a creare una nuova collezione per un’altra casa di moda.

«La nostra peculiarità – sottolinea D’Acchioli – è quella di riuscire ad unire un modo di lavorare artigianale, in cui sono l’esperienza e la capacità del singolo a fare la differenza, a numeri da grande azienda. Credo che sia questo il nostro segreto, il tratto distintivo rispetto ai nostri competitor».

Creatività al potere, ma anche conoscenza dei prodotti e delle metodologia con cui si lavora. I 12 trattamenti che vengono fatti in Wash Italia sono tutti di alta qualità, sia dal punto di vista dei materiali utilizzati che dell’esperienza delle persone che lavorano in azienda. Attraverso la combinazione di questi passaggi (a seconda dell’effetto che si vuole ottenere) ciascun denim acquista caratteristiche proprie, aumentando di valore. Per questo anche i tecnici devono avere una certa sensibilità, in un lavoro che è fatto anche di emozioni.

La qualità del lavoro della Wash Italia va fatta risalire alla voglia di migliorare dei tanti collaboratori che negli anni, con dedizione ed umiltà, hanno affiancato ogni fornitore e ogni cliente, facendo continuamente domande per capire gli aspetti più complessi del lavoro. Fino a diventare ingranaggi fondamentali per il buon funzionamento della macchina. Questa formazione ha avuto un riflesso diretto nel modo di lavorare odierno: la Wash Italia è oggi forse l’unica in questo mercato in cui i più importanti brand lavorano fianco a fianco, senza invidie o gelosie. «Sono sempre stato molto aperto, condividiamo idee e visioni, studiamo i nuovi modelli e poi andiamo a pranzo tutti insieme. Credo che ogni casa di moda abbia il proprio stile e la propria creatività, non c’è bisogno di copiare. La nostra trasparenza li rende tranquilli».

Certo, la creatività è il segreto del successo della Wash Italia, ma ogni azienda ha bisogno di un professionista in grado di tenere i conti in ordine. D’Acchioli non nasconde qualche difficoltà: «Non è sempre facile, il mercato è molto competitivo e i margini sono stretti, dobbiamo faticare per mantenere gli spazi che abbiamo oggi. Ma sono fiducioso perché i clienti, soprattutto i più importanti, ci riconoscono una qualità che non trovano da altre parti e confermano anno dopo anno la fiducia nella nostra azienda».

Azienda sana e produttiva è sinonimo di sostenibilità e di attenzione all’ambiente. Tutti i processi che vengono eseguiti alla Wash Italia sono fatti in modo da rispettare le risorse utilizzate, a partire dall’acqua. Tutta quella utilizzata per ogni capo viene poi depurata, mantenendo i valori all’interno dei parametri richiesti.

Sostenibilità significa anche attenzione alla salute dei propri lavoratori, per i quali vengono prese tutte le precauzioni necessarie in ogni processo, rispettando le più rigorose norme internazionali. «L’investimento in questo senso è importante – spiega D’Acchioli – ma sappiamo  bene che è anche un valore aggiunto per l’azienda. Sostenibilità è un concetto che si fonde con qualità».

 

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