L’industria meccanica fiore all’occhiello dell’Italia

L’Italia, secondo l’ultimo rapporto di Sace sulle esportazioni, anticipato dal “Sole 24 Ore”, continuerà a crescere nei prossimi anni, anche se a un ritmo lento. Nello specifico l’export italiano segnerà tassi di crescita del 3,7% annuo tra il 2016 e il 2019.

L’indiscussa protagonista del made in Italy non sarà la moda o l’eccellenza alimentare, bensì la meccanica, un settore ad alta specializzazione, in cui l’Italia può vantare una lunga tradizione di lavoro e di prodotti. Allo stato attuale il settore della meccanica esporta l’equivalente di 82 miliardi all’anno (il 21% di tutto l’export italiano). Nel 2019, secondo il rapporto Sace, la quota potrebbe raggiungere i 100 miliardi di euro.

Il rapporto mostra anche come nel 2015 il ruolo da protagonista dell’export era stato solo provvisoriamente del settore agroalimentare, vuoi per Expo vuoi per una crescita esponenziale del settore. Che rimarrà certo fondamentale, ma che contribuisce al Pil italiano in una percentuale ben minore rispetto all’industria meccanica.

Nel complesso l’export italiano crescerà nel 2016 del 3,2%, un dato buono, ma ben lontano dal 9,2% medio segnato negli anni precrisi 2004-2007. Nei prossimi anni le migliori opportunità di business saranno un mix di mercati collaudati ed emergenti. Bene quindi gli Usa, ma investimenti interessanti riguarderanno l’India, la Malesia, le Filippine, l’Indonesia. Andrà invece calando la Russia, per via delle sanzioni internazionali, e l’export in America Latina, per via del rallentamento dell’economia brasiliana, dopo anni di crescita continua.

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