La caramella Rossana torna in Italia

Per una volta, un marchio torna a essere italiano dopo essere passato in mano estera. Si tratta della Rossana, venduta dalla Perugina (che a sua volta è all’interno del gruppo svizzero Nestlé) a un’azienda di Asti, la Fida, intenzionata a creare un polo delle “caramelle”. Tra queste infatti figurano le Lemoncella, Fruttallegre, Spicchi, Glacia.

La Fida sembra intenzionata a investire laddove invece la Nestlé ha alzato bandiera bianca, sostenendo che il commercio delle caramelle non sia un business così remunerativo come quello della cioccolata, nel cui prodotto di punta della Perugina, il Bacio, ha invece investito oltre 60 milioni di euro (nell’arco dei prossimi tre anni).

Nelle previsioni dell’azienda piemontese, che ha già al suo interno marchi come Sanagola e Charms, il mercato invece ha un suo potenziale, e l’obiettivo è di portare il fatturato ben oltre i 15 milioni dell’anno scorso, per una quota di mercato che supererebbe il 5%.

Eugenio Picci, amministratore delegato di Fida, ha manifestato tutta la sua soddisfazione per la conclusione positiva dell’operazione: “Siamo orgogliosi dell’accordo raggiunto oggi che, grazie a significative sinergie tecnologiche, produttive e commerciali, ci consente di rafforzare la nostra posizione sul mercato ampliando il nostro portafoglio prodotti con brand storici molto amati. Siamo pronti a investire risorse umane ed economiche nel loro sviluppo e nella loro valorizzazione”.

Chissà che in tv non torneremo presto a vedere uno spot di rilancio delle caramelle Rossana.

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