L’AlternatYva che mancava nel mondo della connettività

Marco Carboni Alternatyva
Marco Carboni Alternatyva
Era il 2006 quando un gruppo di visionari imprenditori diede vita ad AlternaYva, un’azienda nata per porre rimedio al male tutto italiano del digital divide, ovvero la differenza di opportunità tra chi ha accesso effettivo ad internet e chi ne è escluso. In dieci anni non solo è riuscita a portare internet nella maggior parte delle zone del Lazio, ma ha ampliato la propria gamma di prodotti e servizi fino a divenire il punto di riferimento nel settore della connettività, anche grazie alla fibra ottica. Parola a Marco Carboni, di AlternatYva.

Facciamo un passo indietro: dieci anni fa l’accesso alla rete era precluso a molti cittadini: è così che AlternatYva ha pensato di collocare sul territorio ripetitori in tecnologia wireless per garantire a tutti una connessione semplice e sicura. «Una scommessa vinta – afferma il CEO Marco Carboni – perché ieri come oggi abbiamo percorso strade sconosciute alla maggior parte dei nostri competitor». Dapprima AlternatYva ha saggiamente utilizzato il Decreto Landolfi che di fatto liberalizzava le frequenze radio. Quindi ha sviluppato soluzioni su rete mobile – in collaborazione con uno dei principali operatori nazionali – capaci di soddisfare tutte le esigenze grazie all’unico Wi-Fi infinito. Affacciandosi così fuori dai confini metropolitani, oggi opera su scala nazionale.  AlternatYva MOBILE permette infatti di accedere ad internet senza limiti di tempo, attraverso un dispositivo tascabile dall’utilizzo intuitivo.

FIBRA 300 è il fiore all’occhiello dell’azienda.  La fibra ottica che garantisce realmente una connessione ultraveloce, 300 Mb/s. «Parlando di FIBRA 300, possiamo contare sul nostro patrimonio genetico: l’esperienza che deriva dall’aver lavorato concretamente sul territorio comprendendone appieno le esigenze». La tecnologia utilizzata è FTTH “fiber to the home”: fibra ottica arriva fino all’interno di casa dell’utente, bypassando completamente le vecchie cabine in rame.

Ma non basta: presto tutti potranno accede alla rete e a quel punto saranno i servizi associati alla connettività a fare la differenza. Per questo AlternatYva è già impegnata a perseguire nuovi orizzonti di sviluppo, mediante la collaborazione con Atenei del Lazio, enti di ricerca, incubatori ed emergenti start up.

Tema centrale: la sicurezza, per sviluppare nuovi prodotti nell’ambito della domotica e dell’Health. AlternatYva infatti realizza già sistemi integrati di protezione che, mediante apparati di videosorveglianza, controllano il territorio di molti Comuni del Lazio, garantendo la tutela del patrimonio pubblico.

Ma, in un mondo così competitivo, come è possibile fidelizzare i clienti ed avere un proprio mercato? «I clienti vanno soddisfatti sempre e comunque, da quando entrano in contatto con noi, fino ad accogliere ogni loro esigenza – spiega Carboni – all’inizio della nostra avventura, siamo andati in quartieri non ancora serviti da servizi di connettività: avremmo potuto dettare le tariffe a nostro piacimento». E invece? «Abbiamo puntato sulla qualità e sulla convenienza dell’accesso al servizio da parte del cliente, instaurando un rapporto di fiducia che è maturato nel tempo. Anche per questo in soli 2 anni il numero dei clienti AlternatYva è raddoppiato: una risposta entusiasta a strategie evidentemente vincenti».

 

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