Il mercato in movimento degli smartwatch

Quella degli smartwatch sembra una storia analoga a quella degli smartphone. Due sole grandi multinazionali, l’americana Apple e la coreana Samsung detengono al momento oltre 2/3 del mercato degli smartwatch, secondo gli ultimi dati forniti dalla società di ricerche Strategy Analytics.

Negli ultimi tre mesi gli esemplari di Apple Watch venduti dall’azienda di Cupertino sono stati infatti 2,2 milioni, mentre Samsung ne ha venduti poco poco più di 600.000. Le altre aziende, tutte insieme, sono arrivate a 1,4 milioni.

Eppure il vantaggio competitivo e tecnologico dei due giganti sembra destinato a finire presto, se, come è probabile, altri competitor si affacceranno nel mercato con nuovi prodotti. In particolare la Motorola e la LG sono al momento le aziende che stanno investendo di più, e che rosicchiano mese dopo mese qualche punto percentuale nelle fette di un mercato in rapida crescita.

Nel primo trimestre 2016 le spedizioni di smartwatch sono salite del 223% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e ci si attende una crescita ancora maggiore nel prossimo futuro.

Va ricordato che il mercato degli smartwatch, nato solo quattro anni fa con un prodotto di scarso successo della Sony, in realtà è iniziato a decollare solo nel 2013 con il primo Gear della Samsung, cui sono seguiti altri modelli. Con l’arrivo poi di Apple Watch nel 2015 il mercato è virato in favore del colosso di Cupertino.

Una nazione tra tutte comunque è coinvolta in una rivoluzione epocale in uno dei comparti che l’hanno resa celebre. Per la prima volta infatti nell’ultimo trimestre dello scorso anno, le vendite di smartwatch hanno superato quelle degli orologi tradizionali svizzeri (8,1 milioni contro 7,9). Un segno che il digitale ha colto nel segno anche questa volta.

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