I pagamenti via smartphone crescono in Italia

Tutte le maggiori banche italiane si sono attivate sul fronte dei pagamenti via smartphone o tablet. I consumatori italiani stanno iniziando ad usarli e i numeri crescono, anche se lentamente.

Secondo l’Osservatorio della School of management del Politecnico di Milano, nel corso dell’anno passato i pagamenti per beni e servizi utilizzando un’app del proprio cellulare hanno raggiunto la cifra dei 2,8 miliardi di euro, quasi un 50% in più rispetto al 2014.

Va tenuto presente però che nello stesso periodo i pagamenti con la tradizionale carta di credito hanno generato un volume complessivo di 164 miliardi di euro. L’Italia è dunque ancora lontana da un utilizzo ampio di questo sistema di pagamento, sicuro come gli altri e forse persino più comodo.

Tutte le banche rendono ormai disponibile ai propri clienti un’app di base che permette di visualizzare il proprio conto e le relative transizioni, fare bonifici o ricaricare il cellulare. Alcuni istituti hanno anche attivato altre app che trasformano il proprio smartphone in un Pos.

Ma la vera frontiera sembra essere un’altra per i pagamenti via dispositivi mobili. Si discute infatti da anni dei pagamenti “peer to peer”, ovvero delle transizioni di piccole somme anche tra privati. Immaginate infatti di dover restituire 20 euro per una cena tra amici e di farlo con il vostro smartphone, senza ricorrere al contante. Stesso discorso vale per i piccoli importi in esercizi commerciali.

Tra i primi ad occupare questo mercato Sia, con la piattaforma Jiffy, e poi ancora Hype, Satispay, 2pay. Insomma, le banche italiane si stanno mobilitando anche su questo fronte. Con la speranza che in Italia si diffonda presto questa pratica, e si dica addio per sempre al contante.

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