Ogni estate, il ministro dell’Istruzione affronta il banco di prova decisivo. Tuttavia, da anni, le promesse si trasformano in delusioni. Giuseppe Valditara, che si autodefinisce “Ministro del Merito,”” non fa eccezione e merita una bocciatura completa per la gestione attuale. Lo fa sapere la Cgil di Firenze.
Un quadro demografico allarmante
Analizzando i numeri degli studenti delle scuole di Firenze e provincia per il prossimo settembre, emergono dati preoccupanti. La provincia sta attraversando un inverno demografico senza fine, simile a molte altre aree italiane.
- Scuola dell’Infanzia: -511 alunni, totale circa 14.000
- Scuola Primaria: -915 alunni, totale circa 33.600
- Scuola Secondaria di Primo Grado: -309 alunni, totale circa 24.500
- Scuola Secondaria di Secondo Grado: -419 alunni, totale circa 43.500
In totale, ci saranno circa 115.600 studenti, con una diminuzione di circa 2.100 unità rispetto all’anno precedente.
Le scelte governative sotto accusa
Se l’inverno demografico ha cause generali, la riduzione di classi e docenti è direttamente collegata alle scelte del governo e del ministero. Quest’anno, nonostante il calo degli studenti, sarebbe stato sufficiente mantenere il numero di classi e insegnanti invariato per migliorare il rapporto studenti-docenti. Invece, a settembre, ci saranno 40 docenti e 38 classi in meno nella nostra provincia, con le scuole dell’Infanzia e Primaria particolarmente colpite.
Reclutamento e precariato
Il capitolo delle immissioni in ruolo rappresenta un altro fallimento per il ministro Valditara. A differenza dello scorso anno, le procedure di assunzione sono in ritardo. A livello nazionale, sono previste solo 45.000 assunzioni, coprendo solo il 70% dei posti vacanti, lasciando il restante 30% ai precari. A Firenze, si prevede che circa un terzo dei docenti sarà a tempo determinato anche il prossimo anno, perpetuando la “supplentite”.
Complicazioni ulteriori
Le complicazioni non finiscono qui. I concorsi banditi lo scorso inverno sono ancora in sospeso e le cattedre senza titolare saranno temporaneamente coperte da supplenti, che verranno poi sostituiti dai vincitori di concorso. Questo causerà instabilità e disorientamento tra gli studenti.
Insegnanti di sostegno e personale ATA
Il prossimo anno scolastico vedrà un paradosso nei docenti di sostegno: quelli a tempo determinato saranno più numerosi di quelli di ruolo. Urge un impegno straordinario per stabilizzare questi docenti e migliorare la qualità dell’insegnamento, ma finora le soluzioni proposte sono insufficienti.
Per quanto riguarda il personale ATA, non ci sono informazioni sulle assunzioni. La situazione prevista è simile a quella del 2023-24, con un alto numero di contratti precari necessari per garantire la funzionalità delle scuole.
La lotta contro l’Autonomia Differenziata
Senza interventi seri da parte del ministro Valditara e del governo Meloni, le scuole ripartiranno a settembre in una situazione ancora più critica. La FLC e la CGIL stanno raccogliendo firme per un referendum contro l’Autonomia Differenziata. Giovedì 1° agosto si terrà un FIRMA DAY ONLINE per raggiungere le 500.000 sottoscrizioni necessarie.
Per partecipare, visitate il sito www.flcgil.it e firmate tramite SPID o CIE.