Nella recente riunione della Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, è stato affrontato il tema delle misure contro la peste suina africana (PSA), in seguito all’adozione del Piano nazionale di sorveglianza ed eradicazione 2024 (ordinanza commissariale del 10 maggio 2024). L’incontro, richiesto dalla consigliera Manuela Puletti (Lega), ha visto la partecipazione di esperti tecnici degli assessorati regionali Ambiente e Sanità, nonché rappresentanti degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) e delle associazioni venatorie.
Il Commissario straordinario per la PSA, Vincenzo Caputo, ha confermato l’impegno nella creazione di un tavolo di lavoro aperto a tutti gli interessati, inclusi gli ATC e le associazioni venatorie. Durante l’audizione, i rappresentanti delle associazioni venatorie (Federcaccia Umbria, Enal Caccia, Libera Caccia, Anuu Migratoristi, Caccia Pesca Ambiente) hanno sottolineato l’importanza della filiera delle carni per la gestione dei capi abbattuti, esprimendo la necessità di un approfondimento del piano e lamentando la mancanza di confronto con la Regione. Hanno richiesto piani specifici per diversi territori e aree boschive, e intensificazioni delle azioni di caccia, sottolineando l’urgenza di discutere metodi efficaci per il contenimento del cinghiale.
Caputo ha ribadito l’importanza dell’incontro, evidenziando l’applicazione delle norme per contrastare la PSA e programmando una serie di appuntamenti futuri. Ha annunciato azioni come la normalizzazione della filiera delle carni di cinghiale e il passaggio dalla stima della popolazione di cinghiali a una conta numerica precisa. Anche se l’Umbria è attualmente indenne dalla PSA, ha insistito sulla necessità di mantenere alta la guardia, considerando la presenza di importanti distretti di trasformazione suinicola come quello di Norcia e la protezione del patrimonio suinicolo di Bettona.
Salvatore Macrì, della Sezione Prevenzione Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare, ha illustrato il Piano regionale di interventi urgenti (PRIU), che coinvolge autorità sanitarie regionali e nazionali e l’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche. Il piano si divide in una parte sanitaria e una legata all’agricoltura e alla caccia, con un focus sull’informazione continua e costante.
Valerio Mancini ha evidenziato il contributo significativo del Commissario Caputo e l’importanza del coinvolgimento del mondo venatorio e degli ATC. Ha sottolineato la necessità di organizzare il lavoro dei cacciatori umbri per salvaguardare l’ambiente e la salute pubblica, collaborando con la Prefettura per proteggere la trasformazione delle carni suine, essenziale per l’economia locale.
Manuela Puletti ha espresso soddisfazione per i risultati dell’audizione, sottolineando l’importanza di un confronto tra il sistema sanitario, il Commissario, gli ATC, e le associazioni venatorie e agricole per migliorare il piano regionale contro la PSA. Ha accolto positivamente l’apertura del Commissario a un dialogo tra tutti i soggetti coinvolti, per ottimizzare le azioni di contrasto alla peste suina.