E’ proprio l’altalena a guidare (si fa per dire) il listino milanese: oggi risalgono i titoli che ieri erano stati penalizzati. E lo fanno con grande veemenza. Per dire: Buzzi fa +5,74% a 51,2, che pare essere il suo prezzo stabilizzato. Certo, l’occhio ai grandi impegni dell’Europa per le infrastrutture la favoriscono. Può solo aumentare.
Anche Saipem, la regina di giornata, guarda alla situazione politica mondiale. E sale del 5,85% per il suo portafoglio d’ordini e perché nuovi oleodotti e gasdotti, soprattutto quest’ultimi, saranno necessari allo sviluppo industriale dell’Europa. Lo stesso dicasi di Prysmian, che era inopinatamente scesa negli ultimi giorni e che si è ripresa il suo: tanti ordini e tante prospettive: + 5,83%.
S’era detto delle banche che guardano al Terzo Polo: risorge Monte Paschi con un lusinghiero +4,19%. Chi scende? Campari (-1,66%) che non sembra ancora convinto gli analisti della bontà del suo piano industriale, che vede anche cessioni e ristrutturazioni.
Non bene nemmeno le utility. Italgas -1,22% e Terna – 0,76% ma non sembra che il calo sia addebitabile a problemi strutturali. Manca solo una citazione per la “maglia nera”: Amplifon a – 1,69%.
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