Si è svolto a Palazzo Chigi un incontro tra il governo e i sindacati metalmeccanici per discutere il futuro dell’ex Ilva di Taranto. Il confronto, secondo fonti governative, si è svolto in un clima sereno e costruttivo, con l’esecutivo che ha ribadito i principali obiettivi strategici dell’operazione: massima occupazione possibile, sia negli impianti che nell’indotto, e completa decarbonizzazione della produzione siderurgica.
Il percorso di cessione
Secondo i sindacati, il governo ha confermato che entro il 14 marzo verrà scelta l’offerta migliore tra quelle ricevute. Successivamente, nella seconda metà di marzo, i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia presenteranno la loro scelta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, chiedendo l’autorizzazione per avviare un negoziato in esclusiva con il soggetto selezionato. Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato che l’intero processo è seguito in costante collaborazione con gli enti locali.
Partecipanti all’incontro
Alla riunione hanno preso parte diversi rappresentanti del governo, tra cui il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (in videocollegamento), la ministra del Lavoro Marina Calderone, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il ministro per gli Affari europei e il PNRR Tommaso Foti e il sottosegretario Alfredo Mantovano.
Sul fronte sindacale erano presenti Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Ugl metalmeccanici e Usb, insieme ai rappresentanti di Invitalia, ai commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e ai commissari straordinari del Gruppo Ilva.
Con la decisione imminente sul futuro dell’acciaieria di Taranto, il governo punta a garantire stabilità occupazionale e a rendere il sito industriale più sostenibile, mentre le trattative con i potenziali acquirenti entrano nella fase decisiva.