Sottoscritto a Palazzo Piacentini il protocollo d’intesa per la riconversione industriale di Versalis, orientata verso tecnologie sostenibili e la transizione green. L’accordo è stato firmato ieri dalle organizzazioni sindacali Cisl, Femca Cisl, Uiltec Uil, Ugl e Cisal, mentre Cgil ha scelto di analizzare il testo prima di esprimere una posizione definitiva.
Un’opportunità per il rilancio della chimica
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha definito questo passo come “una tappa fondamentale per un futuro sostenibile della chimica”, sottolineando come la crisi sia stata trasformata in un’opportunità di rilancio per il settore. Il piano prevede infatti una ristrutturazione della chimica di base, con la chiusura degli impianti di cracking, e lo sviluppo di nuove piattaforme sostenibili, tra cui la chimica circolare, bio e specializzata.
Investimenti per oltre 2 miliardi e riduzione delle emissioni
Un intervento significativo riguarda Brindisi, dove sorgerà una gigafactory per accumuli stazionari, realizzata in collaborazione con Seri Industrial SpA. Il piano di trasformazione, che sarà completato entro cinque anni, prevede investimenti superiori ai 2 miliardi di euro e una riduzione delle emissioni di CO2 di circa 1 milione di tonnellate, pari al 40% delle emissioni totali di Versalis in Italia.
Monitoraggio e tutela occupazionale
Il Mimit, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha istituito un tavolo di coordinamento e monitoraggio per garantire il rispetto degli impegni assunti. Gli obiettivi principali includono la tutela dei livelli occupazionali, il rispetto delle tempistiche di realizzazione e l’attenzione all’impatto su filiera e indotto.
Il protocollo rappresenta un passo concreto per la trasformazione sostenibile della chimica italiana, con benefici ambientali e occupazionali a lungo termine.