L’export del Trentino ha mantenuto un andamento stabile nel 2024, con un incremento di 4,7 milioni di euro, pari a una variazione dello 0,1%. Secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Trento sui dati Istat, il valore complessivo delle esportazioni si è attestato a 5,32 miliardi di euro.
Bilancia commerciale in attivo grazie al calo delle importazioni
Il saldo della bilancia commerciale è positivo per 1,86 miliardi di euro, poiché le importazioni sono diminuite dell’1,2%, fermandosi a 3,45 miliardi. Il buon risultato è stato determinato da una ripresa nella seconda metà dell’anno, che ha compensato il calo registrato nei primi mesi.
L’export trentino ha mostrato una performance migliore rispetto alla media del Nord Est, che ha segnato una flessione dell’1,5%, e rispetto al dato nazionale, in calo dello 0,4%.
Mercati europei in testa, cresce l’export verso gli USA
Il mercato europeo ha rappresentato la principale destinazione delle merci trentine, con un valore di 3,84 miliardi di euro e un’incidenza del 72,3% sul totale. I paesi dell’Unione Europea post-Brexit hanno assorbito il 57,4% dell’export provinciale.
Un trend positivo si è registrato nelle esportazioni verso il mercato americano, che hanno raggiunto gli 883 milioni di euro, segnando un aumento del 6,5%. Tuttavia, l’eventuale introduzione di dazi da parte di Donald Trump potrebbe influenzare negativamente questa tendenza in futuro.
Germania primo partner commerciale, seguono USA e Francia
La Germania si conferma il principale sbocco commerciale per il Trentino, con un valore di 838 milioni di euro, pari al 15,8% delle vendite internazionali. Seguono gli Stati Uniti (683 milioni), la Francia (500 milioni) e il Regno Unito (440 milioni).
Il ruolo chiave del settore manifatturiero
Il comparto manifatturiero è stato determinante per le esportazioni, incidendo per il 95,3% sul totale. La voce principale è rappresentata da “macchinari e apparecchi” (22,3%), seguita dai “mezzi di trasporto”, che hanno costituito il 20,6% delle importazioni. Altri settori rilevanti per le importazioni sono stati legno, carta e stampa (13,4%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (11,7%).