L’Italia è pronta a contribuire agli investimenti per la difesa europea, ma senza sacrificare sanità e servizi pubblici. Lo ha ribadito il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante l’incontro dell’Ecofin a Bruxelles.
Difesa e spesa pubblica: la posizione dell’Italia
Secondo Giorgetti, è fondamentale coordinare le azioni a livello europeo e definire una strategia chiara per la sicurezza a lungo termine. In particolare, il Ministro ha sottolineato la necessità di chiarire la durata della clausola di salvaguardia, poiché gli investimenti nella difesa hanno effetti a lungo termine sui bilanci pubblici.
Strategia a lungo termine e sviluppo tecnologico
Il Ministro ha inoltre distinto tra le esigenze immediate legate alla guerra in Ucraina e la necessità di una visione strategica per la sicurezza dell’UE. Ha quindi proposto di:
- Definire una strategia chiara, seguita da un piano di attuazione
- Valutare la riconversione di industrie esistenti e lo sviluppo di nuove tecnologie
- Stabilire con precisione le necessità di finanziamento prima di assumere impegni economici
Confronto sulla sicurezza europea
Questi temi sono stati approfonditi anche nella cena di lavoro organizzata dalla presidenza polacca, in cui si è discusso del futuro della difesa e della sicurezza europea.
L’Italia conferma il suo impegno nella sicurezza comune, ma chiede un approccio strutturato e sostenibile per evitare impatti negativi sulla spesa pubblica.