I lavoratori della sede e del magazzino di Castiglione del Lago di Coop Centro Italia, insieme alle organizzazioni sindacali Filcams Cgil Perugia e Uiltucs Uil Umbria, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione e due ore di sciopero per la giornata di giovedì 20 febbraio, dalle 8:30 alle 10:30, con un presidio davanti alla sede aziendale.
Motivo della protesta? Secondo i sindacati, nonostante le ripetute sollecitazioni, Coop Centro Italia non ha ancora reso pubblico il piano industriale legato alla fusione per incorporazione con Unicoop Tirreno. Questa mancanza di trasparenza solleva forti preoccupazioni tra i dipendenti, che vogliono capire quali saranno le conseguenze occupazionali di questa operazione.
“Vogliamo informare l’opinione pubblica sulla gestione aziendale e chiedere con forza chiarezza sul futuro dei lavoratori e del territorio”, dichiarano i rappresentanti sindacali.
Rischi per l’occupazione nel Trasimeno
Coop Centro Italia è una delle realtà economiche più rilevanti della regione e il centro logistico e direzionale di Castiglione del Lago rappresenta un pilastro occupazionale per l’area del Trasimeno. Tuttavia, la fusione con Unicoop Tirreno sposta la sede legale e amministrativa in provincia di Livorno, con il rischio di indebolire la presenza della cooperativa nel territorio umbro.
Un appello alle istituzioni e alla comunità
Le sigle sindacali sottolineano come Coop Centro Italia sia un patrimonio collettivo e per questo fanno appello a istituzioni, forze politiche e sociali affinché partecipino al presidio. L’obiettivo è quello di spingere i vertici aziendali a una maggiore chiarezza e responsabilità nei confronti dei lavoratori e della comunità.
I dipendenti chiedono risposte immediate: la mobilitazione sarà sufficiente a smuovere i dirigenti di Coop Centro Italia?