Il Veneto ha ricevuto 10,8 miliardi di euro dal riparto del Fondo nazionale per la Sanità per il 2024, con un incremento di 380 milioni di euro rispetto all’anno precedente. L’annuncio è stato dato a Venezia dal sottosegretario di Stato con delega al Cipess, Alessandro Morelli, e dall’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin.
Le risorse stanziate mirano a contrastare l’aumento della spesa farmaceutica e dei costi energetici che gravano anche sugli ospedali, oltre che al potenziamento della sanità territoriale. Secondo Morelli, una parte degli investimenti sarà destinata anche all’adeguamento dei salari del personale sanitario, una misura ritenuta essenziale per garantire la qualità dei servizi.
Morelli ha elogiato il lavoro della Regione Veneto, sottolineando che la gestione sanitaria della Regione è tra le migliori d’Italia, tanto da essere considerata un punto di riferimento a livello nazionale. “I report di Palazzo Chigi confermano che il Veneto è ancora tra le Regioni benchmark per investimenti nella sanità pubblica”, ha affermato il sottosegretario.
L’assessore Lanzarin ha evidenziato l’importanza dei 380 milioni aggiuntivi, che hanno permesso di intervenire su due criticità principali: le liste d’attesa e il finanziamento del personale sanitario. Tra le misure approvate, un provvedimento regionale per aumentare i fondi integrativi destinati al personale sanitario e alla dirigenza medica, con uno stanziamento di 150 milioni nel triennio 2024-2026. Inoltre, una parte delle risorse sarà utilizzata per migliorare le condizioni delle aree e dei servizi più disagiati.