E dire che non c’erano indicazioni da parte di Wall Street, chiusa per festività. Oppure proprio per questo le Borsa europee hanno accelerato il passo. Milano è andato davvero bene superando la resistenza dei 38.000 punti avviandosi a frantumare record che resistevano da una quindicina d’anni.
Bene le banche, con Unicredit che fa è disfà una rete di alleanze, facendo capire un giorno una strategia per rinnegarla dopo qualche ora. Prima dimostra interesse per Banco Bpm facendo vedere che forse questa operazione potrebbe non essere così conveniente. Qualcosa spinge a capire che Unicredit stia giocando come il gatto col topo, rimanendo presente su tutti i fronti, compreso quello tedesco. Ma l’attenzione si sposta a domani quando le posizioni di Unicredit cambieranno ancora una volta. Intanto il BancoBPM cresce oltre il mezzo punto mentre BPER Banca si presenta con un +3,41%. Molto bene anche Unipol, dopo che ha fatto conoscere i propri bilanci. + 4,23%.
L’altro punto di fusione è quello di Telecom Italia e Poste: tutti gli attori anche in questo ring stanno valutando una situazione davvero fluida. Però Telecom Italia TIM cala dello 0,65% mentre Poste Italiane sale dello 0,88%. Anche Nexi che fa parte degli incroci, va su dell’1,38%.
Il recupero di Iveco ha del sorprendete anche oggi mette a referto un più 1,83% a 15,835 euro.
I venti di guerra non calano e nemmeno la quotazione di Leonardo che è schizzata dell’8,14%.
Una nota calcistica, che riguarda la Juventus: per la prima volta oltre un secolo, una quota di minoranza esce dalla Famiglia Agnelli, largamente intesa. E’ l’arrivo di Tether Investments che fa guadagnare ai bianconeri quasi il dieci per cento.
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