I campeggi del Trentino si confermano un settore in espansione, con un giro d’affari che nel 2024 ha raggiunto i 200 milioni di euro. Lo ha sottolineato Fabio Poletti, presidente di Faita Federcamping Trentino, evidenziando come la spesa dei turisti si suddivida tra l’alloggio e i servizi utilizzati dentro e fuori dalle strutture ricettive.
I dati del comparto parlano chiaro: 429mila arrivi e oltre 2,3 milioni di presenze, con una crescita superiore al 10% rispetto al 2019. Un risultato che testimonia l’attrattività del turismo all’aria aperta, capace di generare benefici economici non solo per i campeggi, ma anche per l’intero territorio. Per ogni euro speso all’interno di un campeggio, tra 2 e 2,5 euro vengono spesi in servizi esterni, aumentando così l’indotto per le attività locali.
L’importanza economica del settore emerge anche nei confronti con le amministrazioni locali per lo sviluppo di nuove strutture. Tuttavia, le normative urbanistiche spesso rappresentano un ostacolo, favorendo gli alberghi o limitando le possibilità di investimento per gli imprenditori del turismo open air. Secondo Poletti, la mancanza di strumenti urbanistici adeguati rischia di frenare il settore e di creare un divario competitivo con altre destinazioni.