Scatta la protesta: Confcommercio Toscana dice no all’ampliamento del porto di Marina di Carrara

Impatto ambientale devastante e danni irreversibili per il turismo: gli imprenditori chiedono un immediato ripensamento

Aldo Cursano

Il progetto di ampliamento del porto di Marina di Carrara viene bocciato senza mezzi termini dal sistema Confcommercio Toscana. Secondo l’associazione di categoria, l’opera rappresenta un grave rischio per l’ambiente e per l’economia turistica locale, con ripercussioni su stabilimenti balneari, imprese e cittadini. “Un progetto utile a pochi e dannoso per tutti gli altri”, denunciano in una nota ufficiale il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano e i presidenti regionali di Federalberghi Daniele Barbetti, SIB (Sindacato Italiano Balneari) Alberto Nencetti e Faita-Federcamping Andy Fedi.

Un progetto che mette a rischio le spiagge della Versilia

L’attuale proposta di ampliamento, spiegano i rappresentanti delle associazioni di categoria, mette in serio pericolo il delicato ecosistema costiero. Il fenomeno dell’erosione, già monitorato da studi scientifici, potrebbe subire una drammatica accelerazione, minacciando le spiagge e il settore balneare.

“Possiamo davvero permetterci di sacrificare il futuro del turismo per un’opera così impattante?”, si chiedono gli esponenti di Confcommercio. “Il nostro territorio, conosciuto in tutto il mondo per la sua bellezza, rischia di subire danni irreparabili”.

Il precedente della nave Guang Rong e il rischio ambientale

La fragilità della costa è stata messa in evidenza dal recente incidente della nave Guang Rong, incagliata di fronte a Marina di Massa. Un segnale chiaro dei pericoli legati a infrastrutture marittime già sotto pressione. Ignorare questo episodio, avvertono gli esperti, sarebbe un errore imperdonabile.

Turismo e imprese in pericolo: le conseguenze economiche

Il settore turistico è un pilastro fondamentale dell’economia locale. Mettere a rischio le attività balneari significa minacciare migliaia di posti di lavoro e la stabilità di un’intera filiera economica. Inoltre, la già delicata situazione normativa, legata alla direttiva Bolkestein, rende ancora più insostenibile l’incertezza per gli imprenditori.

“Le imprese devono essere ascoltate. Il turismo è la nostra ricchezza: non possiamo permetterci decisioni affrettate e dannose”.

Confcommercio Toscana chiede un immediato ripensamento

L’associazione di categoria lancia un appello al ministero dell’Ambiente, al ministero delle Infrastrutture, alla Regione Toscana, all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale e al Comune di Carrara, affinché rivedano con urgenza il progetto e aprano un tavolo di confronto con imprese, cittadini ed esperti.

“Le voci del territorio non possono essere ignorate. Serve una riflessione più approfondita per evitare una scelta che potrebbe compromettere per sempre uno dei gioielli della Toscana”.

 

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