A Pordenone si accende la protesta degli agricoltori, che con i loro trattori scendono in piazza per denunciare le difficoltà economiche del settore e l’assenza di una giusta remunerazione per il loro lavoro. Le aziende agricole continuano a chiudere, schiacciate da costi elevati, concorrenza sleale e un sistema burocratico sempre più pesante.
Prezzi troppo bassi e concorrenza sleale
Uno dei problemi principali è la mancanza di redditività: i prezzi riconosciuti agli agricoltori non coprono più i costi di produzione, rendendo sempre più difficile la sopravvivenza delle aziende agricole. I produttori denunciano inoltre la concorrenza sleale derivante dalle importazioni di prodotti agroalimentari ottenuti con regole meno stringenti rispetto agli standard italiani ed europei. Questo fenomeno abbassa i prezzi sul mercato, penalizzando chi lavora rispettando norme rigorose in materia di qualità e sicurezza alimentare.
L’accordo Ue-Mercosur e i rischi per il settore agroalimentare
Gli agricoltori manifestano anche contro l’accordo commerciale tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay), che favorisce l’ingresso di prodotti alimentari provenienti dal Sud America senza le stesse restrizioni imposte ai produttori europei. Il timore è che alimenti etichettati come italiani possano provenire in realtà da paesi con normative meno rigide sull’uso di pesticidi, ormoni e antibiotici. Secondo i manifestanti, ciò metterebbe a rischio la qualità e la sicurezza alimentare, oltre a rappresentare un danno economico per le aziende agricole italiane.
Burocrazia soffocante: meno tempo per il lavoro nei campi
Un altro problema evidenziato è l’eccesso di burocrazia, che sottrae tempo prezioso agli agricoltori. Le normative complesse e la difficoltà di accesso agli incentivi rallentano l’attività imprenditoriale e aggravano le difficoltà economiche del settore. Gli agricoltori chiedono misure concrete per semplificare le procedure amministrative, consentendo loro di concentrarsi sulla produzione piuttosto che su pratiche burocratiche sempre più onerose.
Le richieste degli agricoltori
La mobilitazione di Pordenone è solo una delle tante proteste che stanno interessando il settore agricolo in Italia e in Europa. Gli agricoltori chiedono:
- Prezzi equi e tutela della redditività agricola, per evitare la chiusura di altre aziende.
- Stop alla concorrenza sleale, con regole uniformi per tutti i prodotti venduti sul mercato europeo.
- Revisione dell’accordo Ue-Mercosur, per proteggere il Made in Italy agroalimentare.
- Riduzione della burocrazia, con procedure più snelle e accessibili per il settore agricolo.
La protesta dei trattori a Pordenone rappresenta quindi un grido d’allarme per il futuro dell’agricoltura italiana, un settore fondamentale per l’economia e la qualità del cibo che arriva sulle tavole dei consumatori.