Il futuro della Meta System, azienda specializzata in componentistica per il settore automotive, potrebbe essere segnato da due possibili acquirenti interessati a rilevare e rilanciare l’intero perimetro delle sue attività. È quanto emerso dal secondo incontro convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per fare il punto sulla crisi dell’impresa, che impiega circa 650 lavoratori tra gli stabilimenti di Reggio Emilia e Mornago (Varese).
Alla riunione hanno partecipato le strutture tecniche del Mimit, i vertici aziendali, i rappresentanti delle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia e le organizzazioni sindacali. Il confronto ha confermato l’esistenza di due offerte di acquisizione, che saranno valutate attraverso una due diligence, ovvero un’analisi approfondita dei bilanci e degli asset aziendali. Entrambe le proposte prevedono l’acquisto dell’intero complesso aziendale, senza divisioni tra stabilimenti o segmenti produttivi.
Durante l’incontro, l’azienda ha annunciato che il 17 febbraio presenterà al Tribunale di Bologna una proposta di piano di concordato, chiedendo contemporaneamente una proroga di 60 giorni per completare la procedura.
Il Mimit ha ribadito il proprio impegno nel monitorare da vicino la situazione, favorendo il dialogo tra le parti coinvolte. L’obiettivo è garantire un percorso che tuteli produzione e occupazione, accompagnando l’eventuale ingresso di nuovi investitori e la definizione di un piano industriale sostenibile.
Il prossimo incontro di aggiornamento è stato fissato per il 2 aprile, quando Ministero, Sindacati, Regioni e Azienda si riuniranno nuovamente per discutere gli sviluppi della vertenza.