Il Veneto registra un saldo positivo di 198,2 milioni di euro nella mobilità sanitaria per il 2022, confermandosi tra le regioni più attrattive d’Italia per l’accoglienza di pazienti da fuori regione. Il dato, in calo di 29,9 milioni rispetto al 2021, emerge dall’ultimo report della Fondazione Gimbe.
Nel dettaglio, i crediti, ovvero le entrate derivanti dall’assistenza a pazienti provenienti da altre regioni, ammontano a 506,7 milioni di euro, posizionando il Veneto al terzo posto a livello nazionale. Al contrario, i debiti, ossia i costi sostenuti per i cittadini veneti che si curano altrove, si attestano a 308,5 milioni di euro, valore che colloca la regione al settimo posto in Italia.
Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto insieme rappresentano il 94,1% del saldo attivo della mobilità sanitaria nazionale, a conferma della qualità e della competitività del sistema sanitario di queste regioni.
Sanità privata accreditata in crescita
Il report evidenzia anche il ruolo delle strutture private accreditate nella mobilità sanitaria attiva. In Veneto, il 57,4% delle prestazioni sanitarie fornite a pazienti da altre regioni proviene da strutture private accreditate, un dato superiore alla media nazionale del 54,4% e che colloca la regione al sesto posto in Italia per capacità attrattiva del settore privato.