Ublox, azienda leader nella produzione di apparecchiature per telecomunicazioni, ha ufficialmente avviato la procedura di licenziamento collettivo per 200 lavoratori dello stabilimento di Sgonico. La conferma è arrivata mercoledì 12 febbraio da fonti sindacali, dopo che la comunicazione è stata inviata tramite PEC a Regione, sindacati e Confindustria.
Secondo il liquidatore incaricato, l’azienda avrebbe accumulato perdite superiori ai 35 milioni di euro, rendendo inevitabile la drastica riduzione del personale. I primi 140 dipendenti perderanno il posto entro tre mesi, mentre i restanti verranno licenziati gradualmente, con la chiusura progressiva delle attività legate agli impegni ancora in corso.
A seguito dell’annuncio, l’USB ha convocato una conferenza stampa per giovedì 13 febbraio, per discutere le azioni da intraprendere a tutela dei lavoratori coinvolti.
La notizia giunge nello stesso giorno del vertice al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza Flex, altra crisi occupazionale che riguarda 350 lavoratori della fabbrica triestina, passata sotto il controllo del fondo tedesco FairCap all’inizio di febbraio. Dalla nuova proprietà non è ancora stato presentato un piano industriale concreto, alimentando l’incertezza sul futuro dello stabilimento e dei suoi dipendenti.