Florovivaismo in Puglia, un settore in crescita tra sfide e innovazione

Con oltre duemila aziende, la regione rappresenta l’11% della produzione nazionale

La Puglia si conferma un pilastro del florovivaismo italiano, con duemila aziende specializzate nella coltivazione di fiori, piante e produzione di semi. Il settore, che a livello nazionale vale circa 3 miliardi di euro, vede la regione tra le prime cinque in Italia, contribuendo per l’11% della produzione totale.

Una peculiarità del florovivaismo pugliese è la dimensione delle aziende: secondo Coldiretti, oltre il 60% delle 853 imprese censite occupa superfici tra 1 e 5 ettari, mentre a livello nazionale la maggior parte non supera un ettaro.

Distretti produttivi e imprese di eccellenza

Il florovivaismo pugliese ha il suo fulcro produttivo nel Salento, in particolare tra Leverano e Taviano. Un altro polo importante si trova nella provincia di Bari, con centri strategici come Terlizzi e Ruvo di Puglia. Nella Bat, a Canosa di Puglia, l’azienda Caporalplant è un esempio di eccellenza, con 120 ettari di coltivazioni tra serre, campi aperti e ombrai. Attiva dal 1956 e guidata dalla quarta generazione di imprenditori, la società produce e distribuisce tre milioni di piante ornamentali ogni anno, con picchi di 300 dipendenti nei periodi di massima attività.

Sfide del settore e mercati esteri

Il florovivaismo pugliese affronta sfide significative, tra cui cambiamenti climatici, malattie, parassiti e la concorrenza dei prodotti extra UE. Per contrastare questo fenomeno, è stato introdotto l’obbligo del passaporto vegetale europeo, che garantisce la tracciabilità di fiori e piante. Nonostante le difficoltà, circa un terzo della produzione pugliese è destinata all’export, confermando la competitività del settore.

Creatività e innovazione nel florovivaismo

Oltre alla produzione, il mondo del florovivaismo si lega sempre più alla creatività e al design floreale. Un esempio è Stefania Sciancalepore, flower designer biscegliese, che ha recentemente partecipato al “Bouquet Festival 2025” a Sanremo, classificandosi tra i dieci finalisti italiani. La crescente attenzione per l’arte floreale stimola il mercato, spingendo sempre più consumatori a imparare a creare bouquet personalizzati per occasioni speciali.

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