Si è svolto oggi, 12 febbraio 2025, a Villa Lubin il convegno “L’innovazione sociale per migliorare le politiche familiari. Confronto con le istituzioni”, organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) con il patrocinio del CNEL. L’evento ha posto al centro del dibattito due temi cruciali per il futuro del Paese: la denatalità e la conciliazione tra vita e lavoro.
Brunetta: “Famiglia al centro delle politiche sociali”
Il presidente del CNEL, Renato Brunetta, ha sottolineato come demografia, lavoro e welfare siano strettamente collegati. Ha evidenziato che il calo delle nascite porta a una riduzione della forza lavoro e delle imprese, con ripercussioni sull’economia e sulla sostenibilità del sistema di welfare.
Per affrontare questa crisi, ha proposto una strategia integrata che metta al centro la famiglia, la conciliazione vita-lavoro, le pari opportunità e l’inclusione. Il CNEL intende diventare un punto di riferimento per l’analisi e la promozione di azioni concrete contro la denatalità, con particolare attenzione anche agli stili di vita e al benessere sociale.
Il ruolo dei caregiver e la necessità di un welfare di prossimità
Un altro aspetto cruciale affrontato da Brunetta è stato il tema dei caregiver, una categoria di 7 milioni di persone che spesso faticano a conciliare lavoro e assistenza familiare. Il CNEL ha recentemente presentato un documento sulle “Linee guida per la formazione degli assistenti familiari”, per garantire tutele adeguate a chi opera nel settore e migliorare le reti di assistenza domiciliare.
L’impatto della crisi demografica sul futuro del Paese
Secondo un rapporto del CNEL curato dal consigliere Alessandro Rosina, l’invecchiamento della popolazione italiana sta indebolendo il mercato del lavoro, con un indice di dipendenza degli anziani al 40%, ben 14 punti sopra la media UE. Brunetta ha ribadito che rafforzare l’occupazione giovanile e femminile è essenziale per contrastare il declino demografico e garantire la sostenibilità economica del Paese.
Mutamento culturale e nuove politiche di conciliazione
Il presidente del CNEL ha evidenziato come i congedi parentali siano ancora utilizzati quasi esclusivamente dalle donne, dimostrando un problema culturale che penalizza il lavoro femminile. Il CNEL sta lavorando a una proposta di legge per migliorare le politiche di conciliazione e sta analizzando il ruolo della contrattazione collettiva nel garantire una maggiore equità di genere.
Luzzi: part-time per i genitori con contribuzione piena
Il consigliere CNEL Alfonso Luzzi, presidente del MCL, ha proposto un nuovo modello di part-time volontario per i neo-genitori, con contribuzione figurativa commisurata a un lavoro full-time per un massimo di due anni. Un’iniziativa volta a ridurre gli ostacoli occupazionali per le giovani famiglie.
Roccella: la natalità deve diventare una priorità sociale
La ministra della Famiglia Eugenia Roccella ha ribadito la necessità di un cambiamento culturale: la scelta di avere figli deve essere valorizzata socialmente e sostenuta concretamente. Il Governo ha impostato le proprie politiche pro-family su quattro pilastri:
- Trasferimenti diretti per le famiglie.
- Miglioramento dei servizi sociali.
- Sostegno all’occupazione femminile.
- Immigrazione regolare per compensare il calo demografico.
Zuppi: costruire un futuro basato sulla speranza
Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha evidenziato come la mancanza di garanzie lavorative e di stabilità economica freni la natalità, soprattutto tra i giovani. Ha sottolineato l’importanza di un cambiamento degli stili di vita e di un maggiore coinvolgimento dei corpi intermedi nel dibattito sulle politiche sociali.
Verso nuove politiche per la famiglia
Il convegno ha rappresentato un momento di riflessione strategica, con l’obiettivo di stimolare un’azione coordinata tra istituzioni, imprese e società civile per affrontare la crisi demografica e favorire un migliore equilibrio tra lavoro e famiglia.