La seconda edizione di UmbriaofWine ha ribadito il crescente interesse per i vini umbri a livello globale, attirando buyer da ogni continente e creando nuove opportunità commerciali per le cantine della regione. Organizzato dalla Camera di Commercio dell’Umbria tramite la sua Azienda Speciale Promocamera, l’evento si è tenuto presso il Centro Servizi Camerali “Galeazzo Alessi” a Perugia, ospitando 30 cantine umbre e 31 buyer internazionali provenienti da 18 Paesi.
Un format vincente per il business del vino
L’iniziativa ha previsto incontri B2B altamente mirati, facilitando il contatto tra i produttori umbri di vini a denominazione locale e operatori internazionali del settore, tra cui importatori, distributori, buyer della grande distribuzione (GDO) e del canale Horeca. Questo approccio strategico ha permesso di valorizzare le eccellenze vinicole del territorio e di stimolare nuove collaborazioni commerciali.
Partecipazione da record e nuovi mercati in espansione
L’evento ha attirato un elevato numero di buyer selezionati attraverso un bando pubblico, con rappresentanti da Stati Uniti, Canada, Sud America, Nord ed Est Europa. Di particolare rilievo la presenza di operatori asiatici, provenienti da Singapore, Giappone, Taiwan, India, Hong Kong e Vietnam.
L’interesse è stato senza precedenti: oltre 900 richieste di meeting hanno dato vita a più di 250 incontri commerciali mirati. Grazie a un sofisticato algoritmo di matching, ogni cantina ha potuto interagire con acquirenti realmente interessati ai propri prodotti, generando concrete opportunità di business per il settore vinicolo umbro.
L’alleanza con PromoFirenze e l’eccellenza della produzione umbra
Elemento chiave del successo di UmbriaofWine è stata la collaborazione con PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze, che ha facilitato il networking tra le aziende umbre e i buyer esteri.
Nel complesso, la manifestazione ha visto la presentazione di oltre 200 etichette, testimoni della straordinaria ricchezza enologica dell’Umbria. L’evento ha consolidato il posizionamento della regione nel panorama vinicolo italiano, aumentando la sua visibilità internazionale e aprendo nuove prospettive commerciali per le aziende del territorio.
Produzione in crescita, ma con sfide economiche
Il 2024 segna un’importante ripresa per la produzione vinicola in Umbria, con un aumento del 30% rispetto al 2023, raggiungendo 355mila ettolitri tra vino e mosto, secondo i dati di Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini. Questo risultato posiziona l’Umbria tra le regioni italiane con la maggiore crescita, accanto a Toscana, Lazio, Campania e Basilicata, seppur dietro a Molise (+100%) e Abruzzo (+85%).
Tuttavia, il mercato presenta alcune criticità. Secondo la Borsa Merci della Camera di Commercio dell’Umbria, il prezzo delle uve ha registrato un calo medio del 26,4% rispetto all’anno precedente. Tra le varietà più colpite si segnalano il Merlot (-34,6%), il Sangiovese (-31,4%), il Trebbiano (-30%) e il Grechetto (-26%). Questa flessione è in parte legata alla contrazione dei consumi interni, con un calo del consumo pro capite da 21,76 litri nel 2010 a soli 10,3 litri nel 2024.
Il futuro del vino umbro: tra sfide e opportunità
Nonostante le difficoltà legate alla flessione dei prezzi, l’entusiasmo generato da UmbriaofWine 2025 conferma il forte appeal del vino umbro sui mercati internazionali. La capacità di attrarre buyer qualificati e di favorire lo sviluppo di partnership strategiche rappresenta una leva fondamentale per la crescita del settore.
Grazie alla sua costante affermazione a livello globale, l’Umbria si prepara a vivere una nuova fase di successi per il comparto vitivinicolo, rafforzando il suo ruolo di protagonista nell’enologia italiana ed europea.