Il Gruppo La Perla ha attirato 16 manifestazioni di interesse da parte di soggetti industriali e finanziari per l’acquisto unitario degli asset del marchio e dello stabilimento produttivo. Vista la crescente attenzione, in particolare a ridosso della scadenza del bando, i Commissari straordinari hanno richiesto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) una proroga dei termini di presentazione di circa due settimane, per garantire una più ampia partecipazione alla procedura.

Procedura e prospettive di rilancio

Gli operatori che hanno manifestato interesse potranno ora accedere alla data room, esaminare i dati e le condizioni del bando, nel rispetto della clausola di riservatezza, e successivamente presentare una proposta vincolante di acquisto.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato il risultato come “un grande successo e un passo decisivo verso la rinascita di un simbolo del Made in Italy”, sottolineando l’importanza della collaborazione istituzionale nel trasformare una crisi in un’opportunità di rilancio industriale.

Un caso senza precedenti per il Made in Italy

La vendita unitaria degli asset di La Perla rappresenta un modello innovativo di gestione delle crisi industriali, poiché per la prima volta è stata coordinata una procedura unica che armonizza diversi percorsi concorsuali, tra cui uno liquidatorio nel Regno Unito e un altro in Italia, mirato a trovare una soluzione industriale.

L’obiettivo principale è quello di salvaguardare i posti di lavoro e garantire una nuova prospettiva per l’azienda, mantenendo alta l’eccellenza del settore moda italiano. Il sottosegretario di Stato Fausta Bergamotto, con delega alle crisi d’impresa, ha evidenziato che il Mimit opera dal 2023 per tutelare il marchio, i lavoratori e l’intero comparto strategico della moda.

La proroga dei termini potrebbe quindi favorire ulteriori proposte, aumentando le possibilità di trovare un acquirente solido in grado di rilanciare La Perla nel panorama internazionale.