Il 32° Report dell’Ufficio Studi di Confartigianato evidenzia 20 segnali positivi per l’economia italiana nel 2025, nonostante le difficoltà legate alle tensioni geopolitiche, ai dazi USA e alla stagnazione della Germania. L’occupazione cresce, l’inflazione si mantiene bassa e le imprese artigiane dimostrano resilienza.
Lavoro e crescita economica
- Aumento dell’occupazione: a dicembre 2024 si registra un +1,2% rispetto all’anno precedente, con 274mila nuovi occupati, soprattutto a tempo indeterminato.
- Più lavoro per donne e dipendenti stabili: nei primi tre trimestri del 2024 l’occupazione femminile cresce del +2,3%, mentre i contratti a tempo indeterminato aumentano del +3,3%.
- Micro e piccole imprese in prima linea: nonostante un leggero calo generale delle assunzioni (-0,2%), le PMI prevedono un incremento dell’1,7%.
- Meno infortuni nell’artigianato: nei primi dieci mesi del 2024 le denunce di infortunio scendono del 4,1%.
- Inflazione tra le più basse in Europa: a gennaio 2025 si attesta all’1,7%, inferiore alla media dell’Eurozona (2,5%).
- Il Mezzogiorno traina la crescita: nel 2023 il PIL del Sud è aumentato dell’1,5%, contro lo 0,5% del Centro-Nord. Nei primo trimestre del 2024 nel mezzogiorno l’occupazione sale del + 2,4% mentre la media nazionale è del +1,8. La Sicilia è la regione con il maggiore incremento occupazionale.
- Conti pubblici in miglioramento: il rapporto deficit/PIL scenderà al 2,8% nel 2026 e il debito pubblico inizierà a ridursi dal 2027.
- Italia leader nell’avanzo primario in UE: nel 2025 l’Italia avrà un avanzo primario dello 0,5% del PIL, mentre l’Eurozona registrerà un disavanzo dello 0,9%.
- Spread ai minimi dal 2022: a gennaio 2025 è sceso a 119 punti base, segnale di fiducia nei conti pubblici italiani.
Consumi, investimenti e imprese
- Sostegno alle famiglie e ai consumi: il potere d’acquisto è aumentato del +2,8% nei primi tre trimestri del 2024 e la manovra di bilancio per il 2025 destina 15,2 miliardi di euro alle famiglie.
- Crescono gli investimenti dei Comuni: nei primi nove mesi del 2024 si registra un aumento del +31,9%, dopo il +40,3% del 2023.
- Edilizia in ripresa: il valore aggiunto del settore cresce dell’1,5%, mentre la produzione edilizia segna un +5,8% nei primi dieci mesi del 2024.
- Export delle PMI in crescita: nonostante il rallentamento globale, le esportazioni nei settori di micro e piccola impresa aumentano del +2,2%.
- Turismo trainato dagli stranieri: nei primi 11 mesi del 2024 le presenze turistiche straniere crescono del +3,7%.
- Export positivo in alcune regioni: Toscana, Sardegna, Lazio, Campania e Trentino-Alto Adige registrano un incremento dell’export superiore all’aumento dei prezzi.
- Manifattura resiliente: tredici settori, tra cui alimentare e componentistica elettronica, hanno visto un incremento della produzione nel 2024.
- Servizi artigiani in crescita: fatturato dei servizi +3,5%, con punte di +8,6% nell’autoriparazione.
- Export italiano in Germania in crescita per alcune regioni: Toscana, Trentino-Alto Adige e Puglia e le province di Firenze, Piacenza, Novara, Bolzano, Arezzo, Cremona, Cuneo, Mantova e Monza-Brianza, aumentano le vendite nonostante la recessione tedesca.
Energia e sostenibilità
- Bollette energetiche in calo: nel 2024 la spesa energetica scende a 49,5 miliardi di euro, con un risparmio di 15,6 miliardi (-24%) rispetto al 2023.
Boom di energia rinnovabile: nel 2024 la produzione di elettricità da fonti rinnovabili cresce del +13,4%, con il fotovoltaico a +19,3% e l’idroelettrico a +30,4%