Si è svolta presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) la seconda audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva su innovazione tecnologica, riforme del lavoro e qualità del processo normativo. L’incontro ha visto una viva partecipazione del mondo imprenditoriale, confermando l’interesse e la necessità di un confronto costruttivo tra istituzioni ed economia reale.
Il consigliere CNEL Francesco Rotondi, esprimendo soddisfazione per l’esito della sessione, ha sottolineato il valore delle interlocuzioni avviate: “Prestigiose le interlocuzioni, di grande valore il confronto. Il mondo delle imprese ha dimostrato sensibilità verso questi temi, a conferma della necessità di un dialogo con le istituzioni”.
Obiettivo: adeguare il quadro normativo alle trasformazioni del lavoro
Le audizioni programmate dal CNEL mirano a individuare soluzioni per adeguare la normativa all’evoluzione tecnologica e ai nuovi modelli organizzativi. L’indagine si concentra su criticità di natura organizzativa, contrattuale e retributiva, analizzando buone pratiche e strategie adottate nei settori più colpiti dai cambiamenti.
Il CNEL, nel pieno esercizio delle proprie funzioni, si propone di analizzare l’impatto delle innovazioni sul mercato del lavoro e di elaborare proposte concrete di aggiornamento normativo. A tal proposito, Rotondi ha evidenziato: “Vogliamo accendere un faro sulle tematiche più rilevanti, studiando i fenomeni del mercato e fornendo strumenti per l’adeguamento delle regole”.
Lavoro e tecnologia: l’audizione allarga il dibattito
L’evoluzione del dibattito e il coinvolgimento attivo dei partecipanti stanno portando all’ampliamento dei gruppi di lavoro inizialmente previsti. “Avevamo programmato tre gruppi di lavoro, ma il confronto ha messo in luce nuove tematiche di interesse. Per questo, sarà necessario allargarli almeno a cinque”, ha dichiarato Rotondi, sottolineando l’importanza di approfondire tutte le questioni emerse per una risposta efficace alle sfide del futuro.
Il CNEL proseguirà il percorso con una terza audizione, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori contributi da imprese, esperti e parti sociali, per arrivare a proposte concrete che possano supportare un’evoluzione normativa in linea con le trasformazioni del mercato del lavoro.