Le organizzazioni artigiane Confartigianato, CNA e Casartigiani hanno espresso soddisfazione per l’ampliamento delle risorse finanziarie destinate a garantire la continuità produttiva e occupazionale dell’ex Ilva di Taranto, ma al tempo stesso manifestano forte preoccupazione per il futuro dell’acciaieria, dell’indotto e dell’intera economia del territorio.
Durante un’audizione congiunta davanti alla Commissione Industria del Senato, le associazioni hanno sottolineato la necessità di essere pienamente coinvolte nelle decisioni del Governo per garantire una gestione trasparente e sostenibile della crisi del siderurgico.
Richiesta di un maggiore coinvolgimento nelle scelte future
Secondo le organizzazioni dell’artigianato, il continuo utilizzo di fondi pubblici per il sostegno dell’ex Ilva deve essere accompagnato da un cambio di rotta nelle strategie di gestione, soprattutto in relazione a tre aspetti fondamentali:
- Occupazione, sia diretta che nell’indotto, per evitare ripercussioni negative sulle imprese locali;
- Bonifica dell’area, per garantire la sostenibilità ambientale e la tutela della salute dei cittadini;
- Trasparenza nelle assegnazioni degli appalti, per favorire il tessuto produttivo locale.
Critiche al sistema di assegnazione degli appalti per l’autotrasporto
Uno dei punti più contestati riguarda il sistema di assegnazione dei lavori nell’autotrasporto, che – secondo le associazioni – penalizza le imprese locali a favore dei grandi gruppi. L’attuale meccanismo si basa prevalentemente su criteri economici, creando situazioni di concorrenza sleale e ignorando i valori ministeriali di riferimento relativi ai costi di esercizio delle imprese.
Le organizzazioni chiedono quindi una revisione del sistema per garantire maggiori opportunità alle aziende locali che operano nel trasporto merci per conto terzi.
Un futuro ancora incerto per Taranto e il suo indotto
Nonostante gli ultimi interventi finanziari, la situazione dell’ex Ilva rimane critica. Le associazioni di categoria chiedono un piano chiaro e sostenibile, che garantisca tutele per i lavoratori, opportunità per le imprese del territorio e un’azione concreta sulla riqualificazione ambientale dell’area.
Il dialogo con il Governo e il coinvolgimento delle piccole e medie imprese nelle decisioni future vengono ritenuti fondamentali per evitare ulteriori crisi occupazionali e produttive.