La Regione Piemonte ha lanciato un bando da 3,25 milioni di euro destinato a sostenere la cooperazione tra i sistemi del cibo, le filiere produttive e i mercati locali. L’iniziativa, che scadrà il 28 febbraio, punta a favorire strategie innovative per rafforzare la filiera agroalimentare regionale e migliorare l’interazione tra produttori e consumatori.
L’assessore all’Agricoltura e Cibo, Paolo Bongioanni, ha sottolineato come questa misura rappresenti un’importante opportunità per valorizzare le eccellenze del territorio. Possono partecipare al bando le associazioni temporanee di imprese o di scopo, composte da produttori agricoli e agroalimentari, intermediari di filiera, Distretti del cibo, Enoteche regionali, Botteghe del vino regionali, Cantine comunali e Strade del vino e dei sapori riconosciute dalla Regione.
Obiettivi del bando
L’iniziativa intende promuovere la cooperazione e la creazione di reti tra i soggetti della filiera, incentivando:
- Lo sviluppo di mercati locali e l’incremento della vendita diretta.
- L’economia circolare e la riduzione degli sprechi alimentari.
- Forme associative e accordi commerciali con la distribuzione e la ristorazione.
- La promozione del consumo consapevole e della sicurezza alimentare.
Nelle aree più disagiate, il bando favorisce anche approcci innovativi per creare economie di scala e sviluppare filiere più sostenibili, con benefici per il settore agricolo, turistico e socio-culturale locale.
Finanziamenti e contributi
Ogni progetto può prevedere un investimento massimo di 90.000 euro, con copertura totale delle spese ammissibili da parte della Regione. I fondi potranno essere utilizzati per attività di cooperazione, strategie promozionali e sviluppo di nuovi modelli di filiera corta.
Secondo Bongioanni, il sostegno alle filiere e ai mercati locali è fondamentale per garantire un valore aggiunto ai produttori e offrire ai consumatori prodotti di qualità a prezzi adeguati. Inoltre, rafforzare il legame tra agricoltori e cittadini contribuisce alla crescita economica del territorio e alla diffusione di una maggiore consapevolezza sulle caratteristiche stagionali e qualitative dei prodotti agroalimentari.