Puglia, proteste contro il nuovo contratto delle telecomunicazioni

Sindacati in piazza a Bari contro l’accordo di Assocontact: "Condizioni peggiorative per 5mila lavoratori"

Dal 1° febbraio 2025 è entrato in vigore il nuovo contratto delle telecomunicazioni, firmato dalle aziende dei call center riunite in Assocontact. L’accordo coinvolge circa 5mila lavoratori in Puglia, ma è stato duramente criticato dai sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Ugl Tlc, che lo definiscono “capestro e peggiorativo” per i dipendenti.

Proteste e incontro con il prefetto

Oggi i sindacati sono scesi in piazza a Bari per manifestare contro il nuovo contratto, ottenendo un incontro con il prefetto Francesco Russo. Secondo i rappresentanti delle sigle sindacali, l’intesa potrebbe innescare un effetto dumping nel settore, spingendo altre aziende ad adottare condizioni simili.

Andrea Lumino, segretario generale di Slc Cgil Puglia, ha espresso forte preoccupazione: “5mila famiglie pugliesi rischiano di trovarsi con un contratto imposto al di sotto della soglia di povertà. Se si diffonde, potrebbe colpire tutti i lavoratori del settore”.

Contratto contestato: aumenti minimi e inflazione non riconosciuta

Tra le aziende più coinvolte figurano Network Contact, con sedi a Molfetta e Taranto, e Mediatica a Lecce, per un totale di circa 200 lavoratori. Secondo Oronzo Moraglia, segretario generale di Fistel Cisl Puglia, il nuovo contratto è problematico perché, essendo stato rinnovato ex novo, non tiene conto degli aumenti salariali legati all’inflazione passata.

L’accordo prevede un aumento retributivo di soli 7 euro al mese, contro i 160 euro richiesti dai sindacati. Inoltre, non può essere applicato senza l’accordo individuale del lavoratore, motivo per cui i sindacati esortano i dipendenti a non firmare.

Marcello Fazio, segretario generale di Ugl Puglia, sottolinea che l’accordo è stato siglato da Assocontact con un’organizzazione sindacale “non rappresentativa”, aggravando ulteriormente la situazione.

La protesta continua, mentre i sindacati chiedono un intervento urgente per garantire condizioni di lavoro dignitose e salari adeguati nel settore dei call center.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

L'Associazione Genitori Tarantini e 136 cittadini contro l'acciaieria: attesa la decisione dei giudici...
Sindacati e istituzioni uniti per garantire occupazione e tempi certi nella transizione industriale...

Altre notizie

Altre notizie