Dazi Usa, Tajani: L’Italia sarà un ponte con l’Europa, ma abbiamo una strategia

Il Ministro degli Esteri rassicura imprese e cittadini: «Pronti a reagire se necessario, senza farci trovare impreparati».

L’Italia si prepara ad affrontare l’eventuale inasprimento dei dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti, ribadendo il proprio ruolo di mediatore tra Europa e Usa. Il Ministro degli Esteri e del Commercio con l’estero, Antonio Tajani, ha sottolineato l’importanza del dialogo, pur confermando che il Governo sta già lavorando a strategie alternative per proteggere l’export italiano e il benessere economico del Paese.

«Non siamo in attesa, sappiamo come reagire»

Secondo Tajani, l’Italia non sta aspettando passivamente le decisioni americane. «Siamo i migliori ambasciatori dell’Europa negli Stati Uniti», ha affermato, ricordando che l’economia americana è fortemente integrata con quella europea:

  • Le aziende europee negli Usa danno lavoro a 3,5 milioni di americani,
  • Un milione di posti di lavoro americani dipende direttamente dagli scambi con l’Europa,
  • Due terzi dei beni americani esportati finiscono nel mercato europeo,
  • L’Europa importa oltre il 50% del gas naturale liquefatto (GNL) dagli Usa.

Questi dati dimostrano che una guerra commerciale danneggerebbe entrambe le economie, motivo per cui la soluzione più logica resta la negoziazione.

Un piano strategico per diversificare i mercati

Se gli Stati Uniti dovessero procedere con l’introduzione di nuovi dazi, l’Italia è pronta a esplorare nuovi mercati per l’export, riducendo la dipendenza dal commercio con gli Usa. Tra le aree di maggiore interesse ci sono:

  • Messico, India, Indonesia e Vietnam,
  • Paesi del Golfo,
  • Estremo Oriente e Africa.

Tajani ha confermato che è già in corso un piano strategico di espansione commerciale in queste regioni.

Collaborazione e investimenti per rafforzare i legami con gli Usa

Il ministro ha ribadito che non si tratta di ridurre gli scambi con gli Stati Uniti, bensì di rafforzare la collaborazione economica con investimenti reciproci. «Comprare e investire di più in America perché loro facciano altrettanto», ha spiegato Tajani, citando anche l’importanza di una Difesa comune europea, che potrebbe rafforzare i rapporti strategici con Washington.

Competitività industriale e riduzione dei costi

Un altro punto chiave riguarda il contenimento dei costi di produzione in Europa. Il governo italiano sta lavorando per:

  • Ridurre la burocrazia, con l’idea che per ogni nuova norma introdotta, due debbano essere eliminate,
  • Modificare le regole sul cambiamento climatico, rendendole meno vincolanti per le aziende,
  • Spingere la Banca Centrale Europea a lavorare in maggiore sinergia con l’UE per gestire il rapporto euro-dollaro.

Tajani ha escluso qualsiasi ipotesi di riduzione dei posti di lavoro come soluzione per abbattere i costi, insistendo invece su una politica industriale più efficace.

L’Italia come ponte tra Usa e UE

In conclusione, l’Italia si pone come mediatore tra Stati Uniti e Unione Europea, puntando a soluzioni condivise che evitino un conflitto commerciale e tutelino le aziende italiane. Il governo assicura di essere pronto ad affrontare ogni scenario, con un piano di azione già in fase avanzata.

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