A un anno dall’entrata in vigore della riforma del tax free shopping, il settore registra una crescita del 97% nel numero di fatture emesse e un aumento del 29% nel fatturato tax refund, secondo i dati forniti da Planet Payment e Tax Refund.
La misura, introdotta il 1° febbraio 2024 e fortemente sostenuta dal Ministro del Turismo Daniela Santanchè, ha abbassato la soglia minima per il rimborso IVA sugli acquisti dei turisti extra-UE da 155 a 70 euro, incentivando così i consumi e rafforzando il tessuto commerciale nazionale.
Impatto sul commercio e crescita degli esercenti
L’ampliamento della platea di acquirenti ha favorito una crescita del 21% nel numero di esercenti aderenti al tax refund, con un impatto significativo sui piccoli commercianti, considerati il motore dell’economia italiana.
L’efficacia della misura è evidenziata dal fatto che quasi la metà delle fatture emesse (46%) riguarda importi inferiori a 155 euro, contribuendo per il 15% al fatturato tax free.
Le regioni con i maggiori incrementi
Tra le regioni che hanno beneficiato maggiormente della riforma spiccano:
- Abruzzo: +217% di fatture e +119% di fatturato tax refund;
- Campania: +117% nel numero di fatture e +42% nel fatturato;
- Veneto: +99% di fatture e +41% di crescita nel tax refund.
Un volano per il turismo e il commercio
Il Ministro Santanchè ha commentato i risultati sottolineando l’importanza della riforma nel rafforzare il settore turistico e commerciale, stimolando anche destinazioni meno note e favorendo la destagionalizzazione.
Anche i principali operatori del settore confermano il successo della misura. Stefano Uggeri (Planet Payment) ed Emanuele Pangrazi (Tax Refund) hanno evidenziato come la riforma abbia reso l’Italia più competitiva per lo shopping internazionale, generando benefici diffusi su tutto il territorio.