Le imprese artigiane svolgono un ruolo chiave nell’economia delle aree montane e chiedono un maggiore riconoscimento nel Disegno di Legge Montagna, è quanto evidenziato in audizione lo scorso 30 Gennaio alla Commissione Bilancio della Camera, dai rappresentanti di Confartigianato e Cna, che hanno espresso apprezzamento per il Ddl, pur sottolineandone alcune criticità.
Il provvedimento, infatti, riconosce le peculiarità dei territori montani, ma si concentra principalmente sulle attività agricole, trascurando altre realtà economiche fondamentali, come le imprese artigiane. Queste aziende, operando in zone con minori infrastrutture e servizi, affrontano sfide diverse rispetto a quelle urbane e necessitano di misure di sostegno adeguate per poter competere sul mercato.
Confartigianato e Cna propongono di adottare un modello simile a quello francese delle “Zone de Revitalisation Rurale (ZRR)”, che garantisce incentivi a tutte le imprese montane, senza distinzioni tra settore agricolo e artigianale. Agevolazioni fiscali, incentivi all’occupazione e accesso facilitato al credito sarebbero strumenti fondamentali per favorire la crescita delle attività artigiane e il mantenimento della popolazione in queste aree, in un’ottica di economia circolare e sviluppo sostenibile.
Pur accogliendo positivamente le misure fiscali per le imprese montane avviate da giovani, le Confederazioni evidenziano che gli incentivi dovrebbero essere estesi a tutte le imprese di montagna, attraverso strumenti come:
- Credito d’imposta per investimenti e assunzioni;
- Agevolazioni contributive per le nuove attività;
- Creazione di incubatori d’impresa e servizi di supporto dedicati.
Inoltre, viene sottolineata la necessità di una strategia turistica coordinata con il Ministero del Turismo, per promuovere un turismo montano sostenibile, capace di valorizzare le culture locali e il patrimonio identitario delle zone montane.
Confartigianato e Cna chiedono dunque un approccio più inclusivo nel Ddl Montagna, affinché il provvedimento possa realmente stimolare lo sviluppo economico e sociale delle aree montane, sostenendo non solo l’agricoltura, ma anche l’artigianato e l’intero tessuto produttivo locale.