Un “Piano Italia” da almeno 300 milioni di euro per innovare i prodotti, modernizzare gli impianti e garantire la continuità produttiva degli stabilimenti. È questa la richiesta avanzata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il tavolo di confronto con i vertici di Beko Europe. La multinazionale turca, proprietaria di diversi siti produttivi in Italia, ha manifestato disponibilità a rivedere il proprio piano industriale e a triplicare gli investimenti nel Paese.
L’incontro, presieduto dal Ministro, ha visto la partecipazione del Sottosegretario alle Crisi di Impresa, Fausta Bergamotto, dei rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Regioni Marche, Toscana e Lombardia, degli enti locali interessati, oltre che dell’azienda e delle organizzazioni sindacali.
Urso ha sottolineato il ruolo fondamentale svolto dalla Golden Power, che ha evitato il rischio di chiusure simili a quelle avvenute in Polonia e nel Regno Unito, dove la società ha dismesso stabilimenti con pesanti ricadute occupazionali. “Senza questo strumento – ha dichiarato il Ministro – oggi non saremmo qui a cercare una soluzione sostenibile mentre gli impianti continuano a operare”.
Focus su investimenti e stabilimenti produttivi
Nel corso della riunione, è emersa la volontà del governo di sostenere il rilancio delle attività produttive, anche attraverso strumenti di incentivazione come accordi di innovazione, contratti di sviluppo e agevolazioni del Piano Transizione 5.0 per l’efficienza energetica. Un’attenzione particolare è stata riservata alla situazione dello stabilimento di Siena, dove il canone di affitto elevato rappresenta un ostacolo significativo per la sostenibilità del sito.
“La soluzione di questa criticità è essenziale per garantire un futuro allo stabilimento”, ha affermato Urso, aggiungendo che un lavoro congiunto tra Governo, Regione Toscana e Comune di Siena potrebbe portare a una svolta positiva. Per questo, il Ministro ha chiesto a Beko di garantire almeno tre anni di continuità produttiva, in modo da offrire il tempo necessario per risolvere le problematiche e attrarre nuovi investitori entro dicembre 2027.
Tre settimane di confronto per definire il piano
Alla fine del tavolo di discussione, Urso ha annunciato tre settimane di confronto con le parti coinvolte per approfondire i temi emersi. Il prossimo aggiornamento è previsto entro febbraio e sarà focalizzato su investimenti, occupazione e agibilità del sito di Siena. Nel frattempo, si terranno incontri con Invitalia e le Regioni interessate per definire eventuali incentivi e agevolazioni a sostegno degli investimenti di Beko.
Parallelamente, verranno avviati tavoli di confronto con Sindacati e Ministero del Lavoro per garantire la tutela dei posti di lavoro, considerata una priorità assoluta dal governo. L’obiettivo è chiaro: garantire un piano industriale concreto e sostenibile, capace di tutelare l’occupazione e rafforzare la presenza di Beko in Italia.