I 112 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Agricoltura per sostenere i territori del Sud Italia colpiti dalla siccità rappresentano una boccata d’ossigeno, ma non per tutti. Secondo Coldiretti Puglia, infatti, ben 178 comuni pugliesi, pari a un terzo del totale, rimarrebbero esclusi dai finanziamenti, nonostante le ingenti perdite nelle produzioni di grano, foraggio e ortofrutta.
La causa di questa esclusione, secondo Pietro Spagnoletti, responsabile dell’area tecnico-economica di Coldiretti Puglia, è legata a una sottostima dei danni da parte del sistema di monitoraggio utilizzato. Il sistema Copernicus, basato su rilevazioni satellitari dello stato vegetativo delle colture, avrebbe ignorato alcune aree gravemente colpite, come l’alta Murgia barese, il Foggiano e parte del Brindisino. Coldiretti ha quindi richiesto un incontro con l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, per attivare ulteriori strumenti di sostegno a favore degli agricoltori penalizzati.
Mentre il settore agricolo vive un momento di grande preoccupazione, l’agroindustria pugliese guarda al futuro con maggiore ottimismo. In Confindustria, infatti, si sta facendo il punto sui bandi regionali ancora aperti per le imprese impegnate nella trasformazione dei prodotti agricoli, con un focus su ricerca e innovazione. Sono già stati presentati 32 progetti, che riceveranno un finanziamento complessivo di 230 milioni di euro, dimostrando il forte potenziale di crescita del comparto.
Secondo l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, il settore agroindustriale rappresenta il 10% del PIL regionale, ma esiste ancora un divario tecnologico significativo: la Puglia, infatti, è la regione con il maggior numero di imprese agricole, ma con un basso tasso di aziende agri-tech, il che offre ampi margini di sviluppo. Tuttavia, per poter sfruttare appieno queste opportunità, il presidente della sezione Agroalimentare di Confindustria Bari-Bat, Pasquale D’Addato, chiede un alleggerimento delle procedure burocratiche, così da rendere più rapida ed efficace l’assegnazione dei fondi disponibili.
La sfida per la Puglia, dunque, è duplice: da un lato sostenere gli agricoltori colpiti dalla siccità, dall’altro incentivare la modernizzazione e l’innovazione nel settore agroindustriale, per garantire uno sviluppo sostenibile e competitivo nel lungo periodo.