Rilancio dell’Umbria: come contrastare spopolamento e desertificazione nei piccoli borghi

La strategia della Regione Umbria per salvaguardare i borghi storici e migliorare la qualità della vita nelle aree interne

Borghi più belli dell'Umbria

L’Umbria non può permettersi di lasciare i suoi borghi vuoti e dimenticati: è necessario implementare misure concrete per contrastare lo spopolamento e la desertificazione del territorio. Questo è l’appello lanciato da Simona Meloni, assessore regionale alla Rigenerazione urbana, ai Centri storici e al Turismo, durante un incontro con i rappresentanti dei Comuni membri dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, tenutosi nella sede della Regione Umbria.

Una fase di ascolto per azioni mirate

“Abbiamo avviato una fase di ascolto ufficiale e concreta – ha spiegato l’assessore Meloni – per raccogliere le istanze di chi, ogni giorno, con dedizione e impegno, lavora per valorizzare il patrimonio storico e culturale dei nostri borghi”. Meloni ha sottolineato che i piccoli comuni rappresentano la spina dorsale della regione e meritano di essere tutelati attraverso interventi mirati.

Tra le priorità individuate spiccano:

  • Garantire l’accesso ai servizi essenziali, come la sanità e i servizi alla persona.
  • Assicurare la presenza di medici di medicina generale, contrastando l’abbandono delle aree rurali.
  • Supportare le attività commerciali locali e favorire il ruolo fondamentale dell’associazionismo, vero pilastro per il sostegno alle comunità locali.

Collaborazione e futuro dei borghi umbri

L’assessore ha ringraziato Fiorello Primi, presidente nazionale dell’associazione, e Alessandro Dimiziani, presidente regionale, per la loro partecipazione all’incontro: “È stato un momento significativo, ricco di spunti e richieste. Sono convinta che insieme possiamo costruire un rapporto di collaborazione leale e produttivo, per valorizzare la bellezza dell’Umbria e migliorare la vita di chi la abita”.

Un coinvolgimento a tappeto delle aree interne

Simona Meloni ha infine annunciato che questa fase di ascolto riguarderà tutti i comuni delle aree interne, ossia 57 su 92 totali. L’obiettivo è realizzare una ricognizione seria e strutturata della situazione attuale, per definire strategie efficaci e mirate.

Concludendo, l’assessore ha ribadito: “Dobbiamo unire le forze per preservare i nostri borghi, garantendo servizi e opportunità per chi sceglie di restare e investire nel futuro della nostra regione”.

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