Le aggressioni nei luoghi di lavoro stanno diventando una preoccupante realtà quotidiana. L’ultimo episodio significativo si è verificato presso l’ospedale di Prato, dove tre operatrici sanitarie sono state aggredite. Questo fenomeno, tuttavia, non si limita al settore sanitario: le violenze si moltiplicano anche su autobus, treni e persino nei settori dei servizi e del commercio, registrando un incremento preoccupante negli ultimi anni.
La necessità di affrontare e comprendere questo problema è il punto focale del convegno organizzato dalla Cisl Firenze-Prato, in svolgimento oggi, lunedì 20 gennaio, dalle ore 9:30 alle 12:30, presso l’aula magna di Careggi a Firenze (Largo Brambilla 3). L’obiettivo è chiaro: analizzare il fenomeno per individuare strategie di contrasto efficaci, perché nessuno dovrebbe recarsi al lavoro con il timore di essere vittima di violenza.
Programma del convegno: testimonianze e tavola rotonda
L’incontro si è aperto con i saluti di Fabio Franchi, segretario generale Cisl Firenze-Prato, e Silvia Russo, segretaria generale della Cisl Toscana. La prima parte è stata dedicata a testimonianze dirette di lavoratori che hanno subito aggressioni sul posto di lavoro, tra cui:
- Un’infermiera della Asl Toscana Centro;
- Un capotreno;
- Un’addetta alle pulizie e sanificazione dell’ospedale di Prato.
A seguire, una tavola rotonda sulle cause e le possibili soluzioni al fenomeno. Tra i partecipanti:
- Sara Funaro, sindaca di Firenze;
- Fausto Lamparelli, questore di Firenze;
- Daniela Matarrese, direttrice generale dell’AOUC Careggi;
- Gianni Bechelli, presidente di Autolinee Toscane;
- Giovanni Spataro, responsabile del duty free dell’aeroporto di Firenze;
- Mattia Pirulli, segretario confederale Cisl nazionale.
Questo evento rappresenta un momento cruciale per promuovere una riflessione collettiva e attuare interventi concreti, garantendo un ambiente di lavoro più sicuro per tutti. Affrontare le aggressioni sul lavoro non è solo una priorità, ma un diritto per ogni lavoratore.